.: Discussione: Cascina Cascinazza: nomadi e degrado invece che agricoltura

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Giovanni Gronda

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Inserito da Giovanni Gronda il 28 Apr 2008 - 21:19
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Prendendo spunto dalla discussione avviata da Marco Rinaldi, vorrei chiedere a tutti gli abitanti della zona 7 se quello che sta accadendo in Cascina Cascinazza sia accettabile per un paese civile:
La Cascina Cascinazza ha una pluricentenaria storia agricola come molte cascine di Milano, le prime testimonianze sono addirittura del 1659.
Fino a pochi anni fa la Cascinazza era utilizzata isieme alle sue terre per coltivare cereali. Chiunque sia passato in via Parri sfrecciando in auto (...il limite lì è 50 km/h ma questa è un'altra storia(di degrado)) ricorda i bellissimi campi gialli coltivati. CITO RIGUARDO LA CASCINAZZA

"...Le aree coltivate sono molto fertili con possibilità di irrigazione tutto l’anno grazie alle acque di scolo provenienti dalle aree agricole di Cascina Linterno (Fontanile Patellani e Misericordia) e delle acque di uscita del sistema idraulico del parco delle Cave (Fontanile Ghiglio e scarico della Cava Cabassi nel Fontanile Corio). Per questi motivi sarebbe auspicabile il pieno reintegro dell’attività agricola sia per produzione foraggiera che per l’allevamento zootecnico e cerealicolo. La Cascinazza è ubicata in un’area ideale per l’attività agricola in quanto ad idonea distanza dalle abitazioni e facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che a piedi. Anche per questa cascina le idee non mancano; ciò che assolutamente manca è poi la volontà di tradurre le promesse in fatti. Periodicamente vengono annunciati faraonici progetti per adibire la struttura a non bene identificati "scopi sociali". Eppure la giusta destinazione è ancora lì, sotto gli occhi di tutti: una cascina agricola attiva e funzionante. Ma questi ragionamenti non sembrano invece interessare i fautori della "Milano da bere". Per loro (e maggioranza o opposizione sono purtroppo d‘accordo) interessano solo case, vetro e cemento. L’agricoltura è vecchiume, simbolo di arretratezza, di regresso. Le cascine vanno sì mantenute, ma per essere adibite a scopi che nulla centrano con il DNA del luogo, serbatoi di voti per le sempre imminenti elezioni. Con una seria ed oculata politica di gestione del Territorio, questi fatti non dovrebbero accadere. Deve essere invertita la controtendenza che, dal dopoguerra, individua le aree agricole solo come un comoda "riserva" per future espansioni residenziali. Non siamo assolutamente contro la costruzione di nuove case; ma prima di sventrare le residue aree coltivate riteniamo che i progetti debbano essere rivolti verso le numerose aree dismesse testimonianze della passata civiltà industriale. Le ormai residuali aree coltivate vanno difese ad ogni costo, trasformandole in funzionali  "Parchi Agricoli Urbani" con sentieri ed aree di sosta, in perfetta sintonia con l’attività agricola e la frequentazione da parte della Cittadinanza. Utopia? A noi sembra invece buon senso. Agli "Amministratori" la risposta."
(http://xoomer.alice.it/cascinevercellina/index.htm)

Ora accade che quell'area è al centro di 2 PII "Calchi Taeggi" e "Parri Fontanili". Qualche anno fa (chi si ricorda?) la Cascinazza è stata orrendamente mutilata, distrutti i tetti in attesa di una "riqualifcazione" di un territorio che non aveva bisogno del cemento per essere riqualificato, a mio avviso.
Come giustamente fa notare Marco Rinaldi, da un po' di tempo in Cascinazza "si è formato un ampio insediamento abusivo".
Di nomadi aggiungo io. Ci passo davanti ogni giorno.

E' di questi giorni inoltre la notizia: Milano/ Sequestrata e violentata per una settimana nel campo rom di Bisceglie. Arrestati i due aguzzini
http://news.centrodiascolto.it/video/id=256236/d=2008-04-28

Una domanda per chi ne sa di più:" Ma il Campo Nomadi Bisceglie è questo????". Sembra da tutte le notize in rete che ci sia un campo nomadi Bisceglie. Non riesco a capire se ci sia un altro "campo nomadi Bisceglie" a meno che si parli di quello temporaneo dietro al Campo Colombo (Cascina Garegnano / Caregnanina) in zona 6.
Che si tratti della Cascinazza o della Garegnanina, si tratta di un campo in cui delle persone hanno "Segregata e presa a sprangate" una donna.

Mentre i programmi politici parlano di ruolo importante dell'agricoltura, le Cascine a Milano e in zona 7 cadono a Pezzi (come la Sellanuova) oppure vengono trasformate in parcheggi (forse non ricordo il nome ma i consiglieri mi possono aiutare) oppure vengono parzialmente distrutte perchè di crollare da sole non ne volevano sapere come la Cascinazza.

Se ho ben capito quindi, c'era una cascina attiva, da sistemare ma attiva, è stata chiusa, demoliti i tetti in attesa del PII. Nel frattempo si è formato un campo nomadi che da mesi è stabile sul posto e lì o poco più in là una donna viene segregata e violentata.
Come al solito spero di non aver capito nulla.
Con rabbia.
Giovanni