.: Discussione: Demolizione orti via Lucca - via Parri

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Andrea Giorcelli

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Inserito da Andrea Giorcelli il 5 Maggio 2008 - 14:03
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Si tratta presumibilmente di un intervento di sgombero di un'area privata da parte della proprietà stessa in previsione dell'inizio dei lavori di urbanizzazione primaria (in questo caso verde pubblico, per la precisione il II lotto del parco sul deviatore dell'Olona) collegati all'attuazione del P.I.I. "Parri - parco dei Fontanili" che nell'area adiacente aldilà del canale deviatore prevede invece la realizzazione di edifici residenziali, cosí come all'interno del parco dei Fontanili aldilà di via Parri.

Non credo che l'eliminazione degli orti abusivi sia negativa per la zona, poiché erano brutti e indifendibili.
Le piante eliminate erano in gran parte solo piante da frutta di nessun valore che, per la disposizione disordinata e casuale, non avrebbero permesso la realizzazione di un verde pubblico gradevole e armonioso.
Si è trovato piú materiale di scarto da prelevare di quello che ci si aspettava da un'area in fondo non cosí vasta.
Basta vedere i grandi cumuli di scarti di tutti i tipi che sono stati accumulati nell'area, prima nascosti dalle coltivazioni, che tutto sono tranne che verde: ricettacolo di materiali di risulta, rifiuti di tutti i tipi, oltre alle solite suppellettili, sedie, tavoli, bidoni, tapparelle, lamiere, ferraglia... persino eternit. Sono state trovate alcune baracche di lamiera che risultano addirittura cementate al suolo.
Per essere risanate ampie parti di territorio spesso si devono spendere ingenti risorse (in questo caso private) per riparare i danni di chi non ha rispetto per la collettività e per l'ambiente.
Gli occupanti tenevano bidoni con acqua stagnante (ricettacolo di zanzare), accendevano fuochi inquinando l'aria, avevano recintato gli appezzamenti con tutti i materiali di fortuna possibili e immaginabili... tutte cose denunciate per anni invano dai cittadini.
Invece dopo trent'anni d'occupazione abusiva, una fetta di territorio ritorna veramente a tutti i cittadini e non rimane nelle mani di pochi che se ne sono impossessati senz'alcun diritto (potrebbero esser considerati come dei ladri) e il quartiere inizia ad assumere un aspetto civile.

Quel che a mio avviso si può eccepire nell'agire della proprietà, in questo come in tantissimi altri casi, è d'aver lasciato in abbandono un terreno, permettendo che fosse occupato e degradato, salvo poi interessarsene solo quando questo è divenuto strumentale all'attuazione di un'espansione urbanistica e per la rendita che ne consegue. Invece per regolamento d'igiene e di Polizia urbana e anche per la legge sarebbe obbligatorio mantenere i terreni inutilizzati in condizioni decorose.
Nessuno però, salvo in casi eclatanti, ha fatto rispettare queste norme a tutela del decoro e della salute pubblica. Non è accettabile insomma che, non dico la riqualificazione, ma la normale manutenzione delle aree, sia sempre legata a interventi edilizi, perché dovrebbe essere una pratica comune di gestione del territorio.
 

Il problema degli orti abusivi è diffuso e riguarda superfici non indifferenti con conseguenze assai deleterie sul decoro urbano e l'immagine della periferia.
Di solito la presenza di orti abusivi purtroppo segnala che si è lontano dalla città vera, la città consolidata, dove non esistono orti, e si entra nella periferia abbandonata.
Gli orti irregolari hanno anche richiamato negli anni azioni di discarica abusiva e di piccola criminalità (spaccio di droga...) e costituito nascondiglio per malintenzionati.
Di sicuro gli orti abusivi non sono stati una bella presentazione per il quartiere, dando un senso di disordine.
Gli orti abusivi non sono certo un presidio del territorio ma un elemento di degrado e anzi un forte ostacolo alla sua sistemazione dignitosa: purtroppo in zona in passato c'è stata da parte di molti consiglieri una difesa tout court degli orti abusivi, in qualunque posto fossero. Se non ci fossero stati gli orti molti progetti di verde pubblico sarebbero stati avviati con piú celerità e con minori costi legati allo sgombero che, se sono su terreno pubblico, è a carico della collettività.
Prima o poi bisognava por termine a quella situazione. Se si vuole seriamente migliorare la periferia bisogna cominciare anche a eliminare sistematicamente tutti gli orti abusivi, che ne rovinano il paesaggio urbano.

Invece riconosco l'utilità degli orti regolari anche in città all'interno magari di un parco, dove svolgono anche una funzione di presidio (in questo caso sí, perché sono sottoposti a un regolamento) e tutela del parco stesso, com'è stato fatto al Boscoincittà e al parco delle Cave e come si farà al parco dei Fontanili e al parco sul deviatore del fiume Olona, la cui realizzazione permetterà d'espropriare il terreno privato lungo il canale coperto da via Bagarotti a via Parri su cui sorgono gli ultimi orti abusivi del quartiere che saranno sgomberati.
Il bando per la graduatoria degli orti regolari, in base a criteri che privilegiano le persone con difficoltà (pensionati, disoccupati, a basso reddito, disabili, ecc.) per la successiva assegnazione, permetterà di accontentare quanti vogliono coltivare un orto urbano in maniera decorosa e rispettosa dell'ambiente, secondo il regolamento degli orti predisposto dal Consiglio della zona 7.


Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (gruppo Verdi)
In risposta al messaggio di Marco Rinaldi inserito il 28 Apr 2008 - 12:38
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