.: Discussione: Parcheggi a Milano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 11 Maggio 2010 - 17:01
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Da milano.corriere.it:

Protestano abitanti e assegnatari dei 300 posti auto. Il Comune: ingiustificato l’aumento

Centrale, box in ritardo di 900 giorni

Via Sammartini, prezzi quasi raddoppiati. L’impresa: colpa di scioperi, pioggia e pasti degli operai


MILANO - Nel conto sono finiti persino i pranzi alla pizzeria Vesuvio, fatture da 865 e 992 euro: Milano avrà anche fame di parcheggi, ma pure gli operai mangiano. A spese dei cittadini. Quelli di via Sammartini dovrebbero rimborsare, oltre alle «margherite », gli stop causati da pioggia e neve («avversità meteorologiche» invernali), i rallentamenti del cantiere dovuti a una «bonifica da ordigni bellici», i disagi provocati da uno «sciopero autotrasportatori », l’imprevisto d’una «interferenza con fognatura non segnalata e relativa sospensione dei lavori»... Le voci, alcune delle quali inedite nella storia dei lavori pubblici milanesi, sono nel documento di revisione dei costi presentato al Comune dalla società che ha costruito 306 box interrati sul lato sinistro della stazione Centrale: dovrebbero giustificare 899 giorni di ritardo e il 63 per cento d’aumento del prezzo medio. Da 19.922 a 26.402 euro. L’autosilo è pronto da cinque mesi, ancora chiuso. Gli acquirenti hanno formato un comitato, sono «allarmati». Palazzo Marino assicura che sta «facendo il possibile per arrivare velocemente» alla definizione degli oneri aggiuntivi, contenere il salasso e sbloccare i rogiti, nel 2010. Attenzione ai tempi, però: le prenotazioni risalgono al 2004, i contratti sono stati firmati nel gennaio 2005 e i cittadini hanno già versato il 90 per cento delle rate pattuite. Via Sammartini è un caso di scuola nella letteratura sul business dei parcheggi sotterranei.

La convenzione tra il Comune e l’operatore privato
è datata agosto 2005, il termine dei lavori viene inizialmente fissato al 15 febbraio 2007 e posticipato al 31 dicembre 2009. In mezzo: i ritardi, i pranzi (sic), i temporali. E l’incarico di realizzare i box passato di mano dalla società Quadrio Curzio all’impresa Salini Locatelli, poi «Ing. Claudio Salini srl» (che ha acquistato il ramo d’azienda sui parcheggi, dalla Quadrio Curzio, nel 2007). Il cantiere è di fronte ai numeri dispari, la sponda dei palazzi signorili e delle case del sesso (al 33), oscurato da una recinzione e sormontato da un manifesto pubblicitario del parcheggio. Dall’alto si vedono: la rampa, un giardinetto, le panchine, un campo da basket, i pilomat a sbarrare gli accessi abusivi, il cancelletto deputato a proteggere il parco pubblico pagato (anche questo) dai proprietari dei box. Il comitato ne raccoglie una sessantina ed è tutelato dall’avvocato Luca Faotto: «Siamo all’assurdo. Chi ha un danno, in condizioni normali, viene risarcito: noi abbiamo subito tre anni di ritardi e, alla fine, dovremo pagare di più». Il Comune sta esaminando le carte, ma la «valutazione» dei costi presentata dall’impresa è giudicata «irricevibile»: senza un accordo, si va all’arbitrato.

Armando Stella
11 maggio 2010

In risposta al messaggio di Michele Coletti inserito il 23 Gen 2010 - 18:31
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