.: Discussione: Parcheggi a Milano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 13 Gen 2010 - 17:00
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Da milano.corriere.it:

dalla parte del cittadino

Parcheggi interrati nemici
delle piazze alberate


Gentile signora Bossi Fedrigotti, plaudo all'idea di Abbado di alberare il centro anche se, pur nata a Milano 75 anni fa, non ho mai visto alberi in centro tranne in Foro Bonaparte. Vivo però in zona 3, che aveva e mantiene tuttora parecchi alberi, malgrado i numerosi attacchi perpetrati dai costruttori di box interrati. La zona è stata pianificata da architetti ed urbanisti illuminati dell'inizio del '900, che hanno progettato un bel sistema di viali alberati, intercalati da piazze, che non sono ricche di monumenti, ma hanno uno stile omogeneo e conferiscono un aspetto piacevole al sistema nel suo complesso. Tuttavia, da quando il sindaco Albertini ha iniziato la sua campagna di scavi, sono state scelte quasi tutte le piazze per costruire autorimesse interrate, con l'effetto di abbattere alberi ed attirare sempre più auto in città, con i risultati di smog che leggiamo anche in questi giorni. Per meglio motivare le scelte il Comune ha autorizzato la demolizione di numerose autorimesse private di superficie che sono state sostituite da nuove case. In zona 3 hanno costruito o progettato box interrati nelle vie Ampère, Bazzini, Benedetto Marcello, Canaletto, Ozanam, nelle piazze Bacone, Bernini, Dateo, Fratelli Bandiera, Gobetti, Lavater, Leonardo da Vinci, Novelli, Oberdan, Risorgimento e largo Rio de Janeiro. Ove i box sono stati già realizzati, le piazze sono state stravolte e sono morti diversi grandi alberi, tagliati subito o danneggiati e morti in un secondo momento. Spesso la fine degli alberi era prevedibile ed anche annunciata dai comitati contrari, sempre inascoltati. Come detto tante volte, gli alberi contribuiscono non solo a migliorare la qualità dell'aria, ma creano un microclima che aiuta a risolvere il problema dell'afa estiva. All'inizio il sindaco Moratti aveva promesso di riconsiderare il progetto posteggi, e qualcosa è successo. Poi il partito dei box ha preso di nuovo il sopravvento. Fatto il posteggio, se nuovi alberi vengono piantati sopra due metri scarsi di terra, questi crescono stentati, lentamente, e non saranno simili agli attuali neanche tra cinquant'anni. Alcune piazze possono essere ancora salvate; sarebbe meglio non perdere tempo.

Graziella Arcidiacono



Pubblico volentieri il suo grido di dolore che, se un poco segue questa rubrica, già sa che condivido. Ma su questo tema sono diventata pessimista: il treno sta correndo e né i pesanti danni collaterali (economici, ambientali, estetici ed edilizi), né gli interrogativi sull'effettivo utilizzo di così tanti box riusciranno, temo, a fermarlo: troppi gli interessi in ballo.

Isabella Bossi Fedrigotti

13 gennaio 2010
In risposta al messaggio di Camilla Peluso inserito il 8 Apr 2008 - 14:01
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