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Giovedì, 27 Marzo, 2008 - 13:26

Asili e immigrati, interrogazione all’Ue

Asili e immigrati, interrogazione all’Ue

Trentuno eurodeputati scrivono alla Commissione

da Corriere on line dell’11 gennaio 2008

Con un’interrogazione inviata alla Commissione europea, 31 eurodeputati tornano sul caso dell’ordinanza del Comune di Milano che nega l’iscrizione agli asili per i bambini figli di immigrati senza regolare permesso di soggiorno. I deputati europei (tra i quali Vittorio Agnoletto, Giulietto Chiesa, Lilli Gruber, Luciana Sbarbati, Giovanni Berlinguer) chiedono all’esecutivo europeo di verificare se la nuova circolare non violi le disposizioni della Dichiarazione dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Convenzione Onu per l’infanzia - per cui gli «interessi superiori del bambino sono considerati preminenti» in ogni atto compiuto da autorità pubblica - e anche se non sia in contrasto con il diritto fondamentale all’istruzione. DE CORATO-FIORONI - Intanto, dopo la «diffida» di Fioroni, è il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, a rispondere al ministro: «Esamineremo la diffida inviataci dal ministro Fioroni, ma gli chiediamo di rispondere lui a un quesito: può un pubblico ufficiale violare una legge dello Stato italiano? Oggi lo Stato italiano prevede per i clandestini la denuncia e l’espulsione dal territorio: questa è la legge Bossi-Fini». Immediata la risposta di Fioroni: «I dirigenti scolastici non sono tenuti a denunciare i figli di immigrati clandestini iscritti nelle loro scuole» ha spiegato il ministro. «La legge è molto chiara - ha aggiunto - e mi riferisco alla direttiva Moratti-Moioli». Il ministro ha poi assicurato che «non c’è alcun braccio di ferro tra me e il sindaco Moratti», e che il suo compito è quello di «fare rispettare la Costituzione e le leggi, che sanciscono chiaramente i diritti dei figli degli indigenti e dei clandestini». «SAVE THE CHILDREN» - Sul tema interviene anche «Save The Children». «La decisione del Comune di Milano di vietare l’iscrizione alla materna di bambini figli di immigrati irregolari è in contrasto con la convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza» afferma l’organizzazione internazionale. Nel ribadire che «il diritto all’istruzione va garantito a tutti i bambini a prescindere dallo status sociale o giuridico», viene giudicato «corretto e condivisibile» l’intervento del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, che ha dato al Comune di Milano dieci giorni di tempo per revocare la circolare e tornare sulle sue decisioni». «Save the Children» ricorda poi che «il diritto all’educazione per ogni bambino è inoltre sancito nel Dpr 394 del 1999, ai sensi del quale tutti i minori presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno».