.: Discussione: "crescita zero" sul territorio? certo che sì!!

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 21 Mar 2008 - 18:18
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Riporto qui di seguito un articolo di Roberto Brambilla, tratto da "Lavori in corso",

Idee e contributi per l’ALTERNATIVA, Periodico in rete a cura della Associazione Culturale Punto Rosso
"Il comune di Cassinetta di Lugagnano (MI) si è dotato in marzo del 2007 di un Piano di Governo del Territorio a crescita zero. La cosa, in un mondo in cui non si parla che di crescita, ha del sensazionale.
"Il comune di Cassinetta di Lugagnano (MI) si è dotato in marzo del 2007 di un . La cosa, in un mondo in cui non si parla che di crescita, ha del sensazionale.
Per quanto ne so non ci sono altri comuni in Italia che hanno pianificato in questa direzione (e con il favore della popolazione). Ritengo quindi opportuno portarvi a conoscenza di questo fatto allegandovi la relazione che molto gentilmente il sindaco Domenico Finiguerra mi ha inviato.
Mi pare anche il caso di sottolineare che se si vuole evitare che il territorio venga cementificato, occorre individuare una nuova modalità per il finanziamento degli enti locali. La possibilità di sostenere parte della spesa corrente grazie agli oneri di urbanizzazione e ad altri meccanismi connessi con la cementificazione del territorio (tassa ICI) butta letteralmente le amministrazioni comunali nelle braccia della speculazione edilizia.
In parole povere sarebbe auspicabile che tutti i sindaci convocassero i loro cittadini, mostrassero loro il bilancio e ponessero il quesito: preferite pagare quel tanto di tasse necessarie per l'amministrazione del comune salvaguardandone il territorio o preferite far cassa lottizzando e avviando una spirale di consumo di suolo che comunque dovrà finire?
Faccio notare che Finiguerra è stato eletto nel 2002 con il 51% dei voti e rieletto in una lista civica nel 2007 con il 63% dei voti.
P.S. 1: Se sentite partire il piagnisteo consueto relativo al fatto che si creerebbe disoccupazione
nel settore dell'edilizia ricordate per favore che quasi tutte gli edifici esistenti hanno bisogno di riqualificazione energetica. C'è da lavorare da qui al 2050.
P.S 2: Cosa ne pensate dell'attuale campagna elettorale di qualcuno incentrata sulla riduzione delle tasse?
***
GOVERNO DEL TERRITORIO A "CRESCITA ZERO"
(a cura di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano)
Premessa
Cassinetta di Lugagnano (MI) è un comune del Parco Lombardo della Valle del Ticino, riserva della Biosfera UNESCO. Nel mezzo di una bella pianura irrigua, una mezzaluna fertile che va da Melegnano a Legnano. Ma come tutti i comuni a sud della grande metropoli  milanese, è sottoposto a una fortissima pressione a costruire. Infatti, il sud-ovest Milano, con il solo 19% di territorio urbanizzato, è il naturale luogo dove sfogare l'"incontinenza" edilizia della grande metropoli e dove realizzare grandi infrastrutture, dettate dal modello di sviluppo che ha già creato Malpensa e che ci porterà Expo2015 (forse) e tutte le sue conseguenze.
Le elezioni
Quando nel 2002 il sindaco Domenico Finiguerra è stato eletto con il 51% alla guida dell'amministrazione comunale di Cassinetta di Lugagnano, il programma elettorale al capitolo "urbanistica" prevedeva in maniera molto chiara ed esplicita la volontà di:
  • non procedere a nessun nuovo piano di insediamenti residenziali se non attraverso il recupero di volumi già esistenti;
  • puntare sulla valorizzazione del centro storico e del patrimonio artistico ed architettonico (il naviglio grande, le sue ville, i parchi ed i giardini);
  • salvaguardare l'agricoltura;
  • promuovere la qualità ambientale e il turismo;
  • opporsi alle grandi infrastrutture legate all'aeroporto di Malpensa.
La crescita zero
La scelta del risparmio del suolo e l'adozione del principio ispiratore cosiddetto della "crescita zero" per tutta la politica urbanistica dell'amministrazione derivava dalle seguenticonvinzioni/costatazioni:
  • non è sostenibile un modello di sviluppo che prevede il consumo sistematico del suolo,
  • non è sostenibile un modello di sviluppo che prevede l'impoverimento delle risorse naturali, la progressiva e inesorabile urbanizzazione e conurbazione tra diverse città e paesi;
  • non è più sostenibile il meccanismo deleterio che spinge le amministrazioni a "utilizzare" il territorio come risorsa per finanziare la spesa corrente.
La decisione
La decisione di adottare la "crescita zero" quale principio della politica urbanistica, anche se già ampiamente prevista dal programma amministrativo, è stata confermata successivamente anche attraverso assemblee pubbliche aperte a tutta la cittadinanza. Nell'ambito del procedimento partecipato di elaborazione del PGT il dilemma da sciogliere è stato sostanzialmente il seguente: "per finanziarie le opere e i servizi necessari alla comunità, la comunità stessa preferisce:
  • ricorrere al finanziamento delle opere necessarie per mezzo di nuove lottizzazioni (e conseguente incremento di popolazione, e conseguente necessità di nuovi servizi, e conseguente necessità di nuove lottizzazioni, e via così fino all'esaurimento delle aree libere), oppure
  • ricorrere al finanziamento per mezzo di accensione di mutui con conseguente ricaduta sulla fiscalità locale?
Dal dibattito che ne è uscito, non c'è stata nessuna levata di scudi in nome del motto "giù le tasse"; anzi, le considerazioni più ricorrenti sono state: "vogliamo  mantenere integro il territorio e non vogliamo crescere", oppure "siamo scappati dall'hinterland milanese e abbiamo scelto Cassinetta di Lugagnano per la sue qualità ambientali". L'amministrazione, pertanto, con grande sorpresa anche degli urbanisti incaricati, ha ritenuto giusta e confermato la decisione di non prevedere nessuna zona di espansione.
Il bilancio comunale
Fin dall'insediamento, la politica di bilancio è stata improntata al massimo rigore, puntando alla realizzazione di un importante e strategico obiettivo: "l'emancipazione" del bilancio dagli oneri di urbanizzazione.
Progressivamente, a partire dal 2002, è stata ridotta fino allo 0 (zero) % (obiettivo raggiunto contestualmente all'approvazione del PGT) la quota di oneri di urbanizzazione destinata al finanziamento delle spese correnti. Inoltre, anche sul lato delle spese in conto capitale (investimenti) si è proceduto con una intensa e faticosa ricerca di contributi provinciali, regionali e statali a fondo perduto.
Il Comune di Cassinetta di Lugagnano, nell'ultimo quinquennio ha realizzato opere per circa 4 milioni di euro grazie a contributi della Regione Lombardia e della Provincia di Milano. I pochissimi interventi di recupero dei volumi esistenti o alcuni micro-interventi sono stati autorizzati dall'amministrazione a fronte di ingenti opere pubbliche (a titolo di esempio, con il recupero di una villa del '500 e di annesso fienile a fini abitativi, l'amministrazione si è vista realizzare opere aggiuntive per 400 mila euro; la costruzione di una nuova farmacia privata è stata accompagnata alla realizzazione del nuovo polo sanitario).
Moltissime sono state le iniziative realizzate per mezzo di sponsorizzazioni (si cita a titolo di esempio la sponsorizzazione del Piano Colore allegato allo stesso PGT da parte di Caparol). La scuola materna è stata costruita accendendo un mutuo finanziato con l'incremento di un punto dell'ICI sulle attività produttive. L'ICI sulla prima casa è rimasta ferma al 6 per mille e l'addizionale irpef al 2%. La tariffa rifiuti prevede il recupero del 100% a carico dei contribuenti. Ma la raccolta differenziata è oltre il 73%.
Si fa notare che se non avesse scelto l'opzione crescita zero, l'amministrazione avrebbe potuto ridurre, e di molto, la pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese. L'offerta di servizi sociali, educativi e culturali è aumentata e non è stato fatto nessun taglio alla spesa per servizi alla persona.
Il Piano di Governo del Territorio
Il PGT del Comune di Cassinetta di Lugagnano è stato approvato definitivamente nel mese marzo 2007, alla vigilia delle elezioni amministrative. Non prevede nessuna zona di espansione. E' incentrato sul recupero e sulla valorizzazione del patrimonio esistente ed è corredato di un dettagliatissimo Piano del Colore.
Conclusioni
Riassumendo: arrivare ad un PGT a crescita zero è possibile, ma sono necessarie le seguenti condizioni:
  • solidità della maggioranza e impermeabilità alle pressioni esterne che spesso pongono l'amministratore di fronte a offerte difficili da rifiutare: "se mi fai realizzare questo intervento edilizio, ti sistemi il bilancio, fai tante opere pubbliche utili senza sforzo e vieni rieletto oppure fai carriera ".
  • forte condivisione della scelta da parte della comunità e continua partecipazione della stessa (i bambini, le associazioni, i gruppi informali, i singoli cittadini) alle decisioni assunte dell'amministrazione
  • seria politica di bilancio che renda indipendenti sia le spese correnti che quelle in conto capitale dagli oneri di urbanizzazione dovuti a nuovi insediamenti e che ricerchi risorse alternative utilizzo ed incentivo al recupero di tutti i volumi esistenti
Una postilla
Alle ultime elezioni amministrative del 2007, la lista civica (rosso-verde) è stata riconfermata con oltre il 63% dei voti, in netta controtendenza rispetto a tutta la provincia di Milano."

E voi che ne dite?
L'Assessore Masseroli che ne dice? Conosce questo caso?
Io spero che anche a Milano si possa avviare un approccio responsabile simile, nell'interesse di tutti i cittadini che ci tengono alla qualità della vita nella propria città.

Cordiali saluti
Antonella Fachin
consigliere Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo
per La Sinistra L'Arcobaleno