Purtroppo siamo alle solite. Cittadini che ci credono e mettono le proprie conoscenze, sogni e tempo per la città contro amministratori-politici che credono di esserci per il fatto che sono stati eletti da qualcuno. Il risultato è sotto i nostri occhi ed è avvilente sotto tanti aspetti. Una Milano che ambisce, giustamente, a recuperare il tempo perduto e butta se stessa nel girone dell'Expo fa da contraltare a quella statica, assente, vecchia. Io ci credo e, a differenza (senza polemiche) di quanto suggerisce la consigliera Fachin, non ritengo utile il mio voto fintanto che non vedrò realmente cambiare i politici nei confronti dei cittadini-elettori. Troppe volte si turano nasi, poi però il puzzo aumenta sempre di più e allora è inutile perseverare altrimenti rischiamo di divenire pure noi complici di questo sistema. E' un peccato. E' un diritto, ma non ancora un dovere. Io ci sono.