.: Discussione: Posta elettronica per tutti i Milanesi

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 27 Maggio 2009 - 17:24
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Gli indirizzi ufficiali sono già "pubblici" e sono nome.cognome@comune.milano.it,  sia per i dipendenti del comune, sia per i politici (sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri comunali e di zona).
Purtroppo, per gli esterni l'accesso alla intranet del comune non è così immediata e quindi pochi consiglieri ne fanno uso.

Nello spirito di semplificazione della pubblica amministrazione e degli atti amministrativi, ritengo doveroso da parte i tutti gli enti promuovere e diffondere il SOFTWARE LIBERO e a questo proposito segnalo l'Associazione per il Software libero http://www.softwarelibero.it/ e il sito www.carocandidato.org .
L'associazione chiede leggi e politiche che:
  • vincolino la Pubblica Amministrazione a
    • utilizzare software libero[1];
    • adottare formati aperti[2];
    • utilizzare esclusivamente software libero nel sistema educativo;
    • licenziare il software prodotto da o per la Pubblica Amministrazione secondo i termini d'una licenza di software libero persistente[3];
    • destinare le risorse pubbliche alla realizzazione di progetti in software libero[4];
  • offrano vantaggi fiscali a chi acquista servizi su software libero;
  • ribadiscano l'illegittimità dei brevetti di software[5];
  • rendano illegittime quelle tecniche di Trusted Computing che limitano la libertà dei cittadini[6].

Note

[1] fatte salve motivate ragioni tecniche

[2] cioè formati documentati esaustivamente ed esenti da qualsiasi diritto di terzi

[3] cioè licenze, come la GNU-GPL che consentono la distribuzione del software e delle versioni modificate di questi a condizione che vengano distribuiti secondo le condizioni di licenza con le quali il software è stato originariamente distribuito

[4] Nel settore dell'ICT, secondo il principio per cui il denaro pubblico deve essere utilizzato per produrre risultati utili a tutti i cittadini, le risorse destinate a ricerca od altro devono essere destinate preferenzialmente (salvo motivate e fondate ragioni) a progetti in software libero

[5] i brevetti di software non sono ammessi nel nostro ordinamento ed anzi il tentativo di ammetterne la legittimità a livello europeo è stato respinto dal Parlamento Europeo ad amplissima maggioranza

[6] per esempio tutte le misure tecnologiche di protezione che limitano la libertà dell'utente nell'uso del suo computer per tutelare degli interessi economici di terzi."


Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
candidata al collegio 12 Milano Lambrate - Forlanini
lista civica "un'ALTRA PROVINCIA" Massimo Gatti Presidente
In risposta al messaggio di Cittadino Anonimizzato a posteriori inserito il 27 Maggio 2009 - 15:09
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