.: Discussione: Mercato dell'Isola, ultimatum al Comune

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Carlino Di Biase

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Inserito da Carlino Di Biase il 11 Gen 2009 - 23:21
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Signor Fiorelli!
Ma insomma cosa mi combina!
Ci eravamo lasciati con calorosi auguri di buone feste e la ritrovo a discutere con due miei colleghi invidiosi del fatto che io, inesperto, acerbo e pronto a dichiarazioni balzane, inopportune e approssimative, trovi la sua condivisione.
Non so se sono giovane (ho compiuto a novembre 35 anni), forse sono rampante perché, come ha notato lei stesso, prendo proprio a cuore e in modo empatico i problemi che mi vengono esposti.
L’aspetto più penoso degli interventi presenti in questa discussione è l’incapacità di porsi all’interno dei fatti e analizzarli per quello che sono. Ho scoperto, mio malgrado, che alcuni miei colleghi consiglieri, pur di restar legati a tutti i costi al loro modo di intendere, si scollano completamente dalla realtà. Ho scoperto durante questo fine settimana le cattiverie scritte su di me da persone che potrebbero avere l’età di mio padre o di mio zio, ma a livello di maturazione intellettuale sono abbastanza indietro (mio padre non sarebbe così instabile nelle sue affermazioni).
Quando si mette in campo la capacità di ascolto, il ragionamento e il buon senso si riesce a discutere e a convenire, come fatto da lei con me e da me con lei. Tutto questo ha provocato invidia, rabbia, rancore e malevolenza nei miei e devo dire anche nei suoi confronti!
Concordo con lei che in una città come Milano, nel 2009 non sia possibile avere spazi attrezzati per il mercato (idea condivisa anche dalla presidente Uguccioni). E’ scandaloso, ma a Milano di cose scandalose ne avvengono tutti i giorni (la nevicata di qualche giorno fa per fare un esempio) e tutti le subiamo perché come le dicevo per il comune siamo delle bestie anche quando andiamo al mercato.
 

Chiarisco anche il mio voto perché mi assumo la responsabilità dei voti che do; alcuni miei colleghi, pur di non assumersi la responsabilità del loro voto, spesso non votano proprio pur essendo presenti in aula. Se non si fida di me signor Fiorelli, venga pure in aula a vedere come votano alcuni colleghi coerenti non si sa con cosa (speriamo almeno con loro stessi).
Come le ho scritto tempo fa, cerco di valutare la ragionevolezza delle proposte nel contesto in cui vengono esposte: in una situazione complicata e rissosa come quella dello spostamento del mercato, dopo aver sentito le argomentazioni del presidente Quattrociocchi (del PRC come Tucci), i cittadini, gli ambulanti e la posizione del mio partito, ho ritenuto di votar per quello spostamento.
Poidomani in un suo intervento dichiara che non ho la forza di oppormi alle direttive del mio partito; dovrebbe vergognarsi di quanto dice. La sua fortuna è essere solo a rappresentare l’IdV: se erano anche solo in due avrebbe bisticciato con il collega. Nel mio partito non ci sono direttive: si discute, ognuno democraticamente dice la sua, si valuta la posizione più congrua e ragionevole e la si vota, anche se non la si condivide in toto perché si fa parte di una formazione politica e la coerenza la si deve anche al proprio partito oltre che a se stessi. E comunque mi sembra il minimo appoggiare la proposta proveniente da chi presiede la nostra commissione Commercio. E’ grazie a persone che la pensano come Poidomani e altri che in Italia non si ha il coraggio di cambiare, di fare riforme; rimaniamo fermi sempre allo stesso punto, ai medesimi concetti neanche del ‘900 ma dell’800. Il mio partito dovrà spararla proprio grossa per trovare un mio voto dissenziente: finora non è successo e credo che non succederà neanche in futuro.
 

Trovo anche molto offensivo fare le pulci alla mia adesione al Partito Democratico: mi sono candidato per caso nella Lista Ferrante, la mia era soprattutto voglia di dare una mano al centrosinistra milanese per battere la destra. Sono stato eletto, Ferrante dopo un po’ ha lasciato la politica e noi della Lista siamo stati attratti dal processo di creazione del PD. Non vedevo l’ora che nascesse un partito riformista, che mettesse insieme le persone coraggiose, speranzose e con la voglia di cambiare. Avrei aderito al PD comunque, perché è nel suo ideale che mi riconosco. Tucci è fermo alle guerre puniche, deve ancora scoprire che il muro di Berlino è caduto, che gli operai votano Lega e non PRC, che il presidente degli USA è Obama che vuole chiudere Guantanamo. La storia cambia, va avanti, ma lui non se n’è accorto; ha solo la capacità di darmi addosso perché gli tengo testa quando parla. Se io sono opportunista, cos’è lui quando non vota pur essendo in aula?

Carlino Di Biase
Consigliere (fiero) PD di zona 9
Presidente commissione PMZ
Membro (fiero) del direttivo PD di Niguarda

In risposta al messaggio di Giorgio Fiorelli inserito il 8 Gen 2009 - 20:16
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