.: Discussione: Difensore Civico: nel 2007 aiutati 3.000 milanesi

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 5 Giu 2008 - 23:48
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Dal sito Web del Comune di Milano:

Convegno sulla difesa civica

Un dialogo aperto tra cittadini e istituzione

L'incontro ha affrontato le trasformazioni della Pubblica Amministrazione, analizzando il tema della tutela dei diritti e dei modi efficaci per produrre reale soddisfazione ai bisogni dei cittadini

“La difesa civica è una qualificata antenna di ascolto, favorisce il dialogo su fatti concreti, analizza e valuta problemi reali, è alleata di chiunque sta dalla parte della trasparenza, dell’imparzialità, dell’efficienza e della correttezza. La sua arte è un mix di omeopatia e di microchirurgia. La difesa civica promuove un risanamento dell’apparato pubblico, necessariamente ed inevitabilmente, dal basso: cioè dalla dinamica diretta tra persona e ufficio pubblico”.  Così il Difensore civico per la città di Milano, Alessandro Barbetta, ha introdotto il convegno "Servizi pubblici per la persona e per la città: come si tutela l’utente" nella Sala Alessi di Palazzo Marino.
L'incontro ha affrontato le trasformazioni che hanno interessato Pubblica Amministrazione, analizzando il tema della tutela dei diritti e dei modi efficaci per produrre reale soddisfazione ai bisogni dei cittadini.

“Negli ultimi 30 anni, i tentativi di miglioramento sono stati molti, ma i risultati non sembrano soddisfare nessuno. Così la maggior efficienza cercata attraverso l’esternalizzazione dei servizi pubblici locali non sempre riesce ad ottenere buoni risultati anche sul fronte della qualità dei servizi stessi. Del resto i cittadini possono davvero trovare giovamento dall’essere qualificati come clienti, ovvero come azionisti?”
“L’ipotesi – ha precisato Barbetta - è che un buon correttivo possa derivare dall’apertura dei servizi pubblici locali ai contribuiti delle associazioni dei consumatori e dei difensori civici che fanno da ponte tra cittadinanza, istituzioni e gestori. L’obiettivo è che ne possano derivare utili effetti sulle singole persone, ma anche un’immissione di nuova linfa, per contribuire a migliorare la salute del malato Italia”.

Gianfranco Garancini, Università degli Studi di Milano, partendo dal concetto di Pubblica Amministrazione in senso oggettivo e dalle più recenti pronunce giurisprudenziali in materia di responsabilità da contatto, ha affermato che "il Difensore civico ha campo d’azione ogniqualvolta ci sia un affidamento da parte del cittadino".

Barbara Boschetti, dell’Università Cattolica, è entrata nel concreto ha spiegato che “al Difensore civico spetta farsi esso stesso attore, in base agli strumenti giuridici di cui già dispone in base alla legge e agli statuti, dell’unità del sistema, ponendosi nella prospettiva della rete: non solo interpretando le richieste di tutela degli utenti nella logica della connessione funzionale dei rapporti immessi nella rete dei servizi locali, ma attivandosi anche d’ufficio in questa direzione e sfruttando gli atti (relazione annuale) e i poteri di controllo, di promozione e sollecitazione di cui dispone”.

“Il Difensore civico sia garante del corretto rapporto tra efficacia, efficienza e legalità – ha concluso Valerio Onida, Presidente emerito della Corte costituzionale – a prescindere dallo strumento, di carattere pubblico o privato, scelto per erogare il servizio. La tutela dei diritti degli utenti non può soccombere a fronte della diversificazione dei modelli di gestione. Il Difensore civico può leggere la complessità della pubblica amministrazione e individuare il punto di debolezza che ha condotto al disservizio sul quale intervenire per garantire le attese del cittadino utente”.

(05/06/2008)


In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 17 Maggio 2008 - 12:49
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