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.: Il Blog di Angelo Valdameri
Giovedì, 6 Marzo, 2008 - 09:34

Parchi, retromarcia della regione

Dal Corriere della Sera del 5 marzo 2008 a firma G.M.Fagnani, si legge che la Regione ha ritirato la norma contestata dagli ambientalisti e denominata ammazza-parchi. Il contestato art.13 è stato ritirato dall'assessore regionale leghista Davide Boni. La modifica affidava all Regione l'ultima parola nel caso di contenziosi urbanistici tra i Comuni e gli Enti Parco. Ora se ne riparlerà con la nuova legge di riordino dei parchi regionali, il cui iter è appena iniziato. E' un successo degli ambientalisti , della mobilitazione di sindaci, cittadini, agricoltori e associazioni, dal WWF a Legambiente, Italia Nostra, FAI e le Associazioni del Parco agricolo Sud.

7/3/2008 

Da:Associazione Parco Agricolo Sud 

Con una decisione che non possiamo non definire coraggiosa, l’assessore Boni ha ritirato l’emendamento alla LR12/05, emendamento oramai noto come l’“ammazza parchi”. Grazie alla pressione di migliaia di persone che hanno aderito alla petizione di piccolaterra.it, partecipato a presidi spontanei, seguito i lavori delle commissioni, scritto appassionate lettere, una parte della maggioranza della Regione Lombardia ha ritenuto doveroso prendere tempo e ripensare, alla luce delle possibili gravi conseguenze sul territorio, la propria posizione su questo emendamento. Il pericolo tuttavia non è passato: l’emendamento sarà infatti accorpato nel progetto di legge di revisione della LR86/83 sui parchi lombardi attualmente in discussione in sesta commissione. Di questo si è già scritto.

Alla luce di quanto accaduto lo scorso 4 marzo 2008, ora ci sentiamo di chiedere un secondo atto di coraggio (e di coerenza). Questa volta lo chiediamo al centrosinistra, al centrosinistra che governa la Provincia di Milano e i cui numerosi esponenti hanno cantato vittoria all’annuncio del ritiro dell’emendamento: ora bloccate lo smantellamento del Parco Agricolo Sud Milano. Lo scorso 29 febbraio, all’assemblea dei Sindaci del Parco Sud, tenutasi a Rocca Brivio, è stata infatti ribadita la volontà di rivederne profondamente i confini. A parte le consuete dichiarazioni di principio (tutte a favore dell’ambiente), le finalità di queste revisioni sono mirate al “soddisfacimento delle esigenze abitative” e alla “riorganizzazione delle attività presenti sul territorio”: tradotte nello slogan più volte utilizzato in questi giorni ( anche da rappresentanti del centrosinistra regionale) significa “cementificare” il parco. Siccome non possiamo credere che si possano distinguere “cementificatori” buoni e “cementificatori” cattivi a seconda della semplice appartenenza politica, chiediamo che si blocchi questo nuovo tentativo di smantellare il Parco Agricolo Sud Milano.

La Regione Lombardia ha già bocciato nel novembre scorso i criteri predisposti dal Parco definendoli estranei ed incompatibili con le finalità dello stesso parco. Queste finalità, tra le altre cose, naturalmente, non prevedono la possibilità che l’ente gestore possa metterne in vendita le aree (con tariffe dai 30 ai 50€ al metro quadro) per cementificarle. Questi criteri non sono mai stati approvati dall’organo politico del Parco, il Consiglio Direttivo: sono quindi da considerarsi una iniziativa personale del presidente Brembilla, di area centrosinistra. Chiediamo quindi a tutti gli esponenti del centrosinistra che si sono dichiarati contrari alla cementificazione del territorio lombardo, di dichiararsi coerentemente contrari alla cementificazione del Parco Agricolo Sud Milano, cementificazione portata avanti da esponenti dello stesso schieramento.

Altrimenti non si potrà che giudicare di conseguenza l’attivismo di questi ultimi giorni sul tema dei parchi lombardi.

Commento di Angelo Valdameri inserito Ven, 07/03/2008 11:47