.: Discussione: Un parco all'ex scalo Farini.

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Lorenzo Cerati

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Inserito da Lorenzo Cerati il 9 Apr 2009 - 10:04
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Il parco, ancora, lo vedrei compatibile con l’obiettivo di estendere l’area del centro funzionale della metropoli milanese, equilibrando un po’ il rapporto tra aree verdi ed edificate, dando respiro alle dimensioni della città.

L’area della stazione centrale grazie alle costruzioni in Garibaldi Repubblica diventerà nei prossimi anni finalmente centro città, e in quella zona ci sono moltissime palazzine la cui estetica non sarà più adeguata al luogo,  per cui è abbastanza ovvio aspettarsi che gradualmente il loro destino sia la demolizione e la ricostruzione, visto il clima che tira probabilmente con un aumento di cubatura;  nel comune di Milano ci sono ex fabbriche e complessi pubblici che saranno dismessi  (il carcere, le caserme);   le periferie sono affollate di edifici fatiscenti costruiti nel dopoguerra:  ci saranno presto spazi enormi dove si costruirà, magari edilizia sociale,  non c’è, veramente, esigenza di sfruttare ogni fazzoletto di terra,  mentre c’è l’esigenza di realizzare la fantomatica città policentrica di cui si è favoleggiato in occasione di vari progetti e che invece questo nuovo indirizzo contraddice.

Invece di costruire monconi di città ideali che nella realtà continuano ad essere periferie per anni sarebbe ragionevole almeno prevedere e poi gradualmente costruire  un nuovo grande centro per la città.  Io immagino che nei prossimi anni l’area più idonea per diventare un secondo centro città sarebbe quella a cavallo tra il comune di milano e Sesto,  comprendente all’interno il progetto bicocca che è sorto proprio in questa prospettiva     ma al quale non si sta dando seguito,  eppure sono previsti collegamenti, la linea 5 e il prolungamento della 1,  c’è il treno,    ci sono tutti i presupposti per pianificare in quell’area un nuovo grande centro direzionale che ha nell’area ex falk di Sesto la sua continuazione.

Quanto alla questione economica, tra l’altro,   qualunque cosa si costruisca, vista la concomitanza tra la costruzione di altri edifici e la crisi, questo è il momento peggiore per pensare ad uno  sfruttamento immobiliare,  al massimo potrebbe avere senso localizzare  in farini la torre o le torri degli uffici comunali di cui si parla: se proprio si deve costruire (lasciando comunque spazio per la maggior parte ad un parco)  facendo due conti la soluzione migliore è quella.  Ripeto, poi, è possibile trovare meccanismi di scambio tra diritti di edificabilità grazie ai quali ricavare il denaro necessario a rilevare l’area dalle ferrovie, cioè la questione della spesa per l’operazione può essere in qualche modo risolta anche senza intaccare l’area, se si vuole prendere questa decisione.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 7 Apr 2009 - 11:54
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