.: Discussione: Un parco all'ex scalo Farini.

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 9 Feb 2010 - 11:51
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Da milano.corriere.it:

Comune: le volumetrie non aumenteranno. Il Pdl richiama i ribelli: ritirate gli emendamenti

«Pgt,
15 grattacieli allo Scalo Farini»

Torri e parco, cambia il volto del quartiere. Masseroli: «Sarà la nostra Manhattan»

MILANO - Il Central Park di Milano, e fin qui tutti d’accordo. Allo Scalo Farini però, intorno ai 350 mila metri quadrati di «verde compatto» (parco, appunto), potrebbe spuntare anche una selva di grattacieli. Una quindicina di torri alte come il Pirellone. Insomma: Central Park sì, ma con Manhattan tutta intorno. L’incontro tra il sindaco Letizia Moratti, il coordinatore cittadino Luigi Casero e il gruppo consiliare del Pdl è servito a ribadire la «linea» ufficiale: il 55% della superficie dello scalo Farini sarà messa a verde. Ma le volumetrie, quelle, non potranno essere riviste. Col risultato che si costruirà in verticale. Tutti d’accordo? Non proprio. Perché la «fronda» interna al Pdl non ha ancora sottoscritto l’armistizio. Allo Scalo Farini la pattuglia di consiglieri considerati politicamente vicini a Guido Podestà vorrebbe verde e poco altro. Tra i «ribelli» del Pdl, ieri in Consiglio, è circolato anche un documento. Una paginetta dentro la quale si provano a tirare due conti: 13 mila nuovi abitanti, 18 grattacieli da 50 piani, 93 da dieci. Stime al rialzo. La verità è che nell’area Farini arriveranno non più di 7-8 mila nuovi residenti e che le torri ci saranno, ma decisamente meno di quelle prospettate dalla proiezione. «Una piccola Manhattan a me non spaventa affatto—conferma l’assessore Carlo Masseroli — e non credo di essere lontano nei sentimenti a quelle migliaia di persone che nei giorni scorsi sono salite piene di stupore fin sulla vetta del nuovo grattacielo di Regione Lombardia».

«MENO EMENDAMENTI» - Ieri dal segretario cittadino del Pdl, Luigi Casero, è arrivato l’ultimatum ai «ribelli». Ordine secco: «Ritirate gli emendamenti ». Il capogruppo Giulio Gallera è stato ancora più netto: «La posizione del Pdl è questa e chi non è d'accordo si pone fuori. Se gli emendamenti non verranno ritirati, il partito dovrà prendere provvedimenti». I rivoltosi rischiano sanzioni, insomma. Anche Vincenzo Giudice, dal canto suo, conferma i passi in avanti: «Io ho presentato 56 emendamenti. E con l'assessore si è trovato un accordo su tutti. Ma lo Scalo Farini rimane un elemento di dissenso».

IL «CASO DUBAI» - Il «documento Giudice», la bozza con stime e previsioni sulla futura sky-line di Farini, è arrivata anche tra i banchi del centrosinistra. Tra le proteste e le richieste di chiarimenti alla giunta, è scattata anche un’interrogazione all’assessore: i numeri che circolano sono attendibili? «Altro che Manhattan, si rischia di trasformare Milano in una Dubai in miniatura. Uno scenario inaccettabile», grida allo scandalo Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd. Replica di Masseroli: «L’indice edificatorio previsto è di poco più alto rispetto a quello di un qualsiasi progetto di riqualificazione urbana avvenuto negli ultimi anni. E l'ipotesi grattacieli potrebbe essere eventualmente accantonata in favore di soluzioni alternative». Nel frattempo il «caso Dubai» ha paralizzato i lavori del Consiglio. Alle 16.40, dopo un’oretta di schermaglie, il numero legale è caduto. Il Pgt, il Piano di Governo del Territorio che disegnerà la Milano dei prossimi decenni, viaggia ancora con 1.276 emendamenti a carico.

Andrea Senesi
09 febbraio 2010
In risposta al messaggio di Lorenzo Cerati inserito il 2 Mar 2008 - 17:04
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