.: Discussione: Chi paga e quanto paga per l'ecopass

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Massimo Todisco

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Inserito da Massimo Todisco il 1 Mar 2008 - 14:32
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OSSERVATORIO DI MILANO

                                                Via F. Albini, 3 tel. 0257301721 MILANO

 

Ecopass: chi paga e quanto paga per una tassa che non ci fa respirare meglio

 

L’Osservatorio di Milano ha sviluppato un’approfondita immagine avvalendosi dei dati forniti dagli ultimi rilevamenti del censimento effettuato da un Pubblico Ufficio, dalle OO.SS. dei lavoratori e delle Imprese commerciali di Milano. L’Osservatorio ha anche tenuto conto delle oltre mille adesioni giunte da cittadini di Milano e Provincia negli ultimi 5 mesi.

Abbiamo considerato a livello metodologico tre categorie:

1.      i pensionati

2.      i lavoratori dipendenti (in particolare il comparto sanitario)

3.      le imprese commerciali piccole e medie

 

Per i pensionati sono stati esaminati coloro che risiedono all’interno dell’area “ecopass”

Per i lavoratori dipendenti quelli la cui attività e svolta all’interno dell’area “ecopass”

Per le imprese, quelle con almeno un esercizio in funzione all’interno dell’area.

 

Complessivamente la zona interessata dall’ecopass estesa per 8,2 Kmq, ed all’interno della quale si accede da 42 varchi elettronici con pagamento di una tassa da un minimo di 1 Euro ad un massimo di 10 Euro, conta 77'000 residenti e circa 65'000 cittadini che si trovano all’interno per attività di lavoro.

Dei residenti l’Osservatorio ha preso come riferimento il ceto più debole, quello dei pensionati che sono complessivamente ………… ….; per il 90% di costoro c’è una pensione mensile variabile tra i 600 ed i 1'500 Euro. I pensionati per liberamente uscire ed entrare dalla zona per le normali attività di vita relazionale, o l’accompagnare i nipotini a scuola, sono costretti a sottoscrivere un abbonamento annuo che varia da 125 a 250 Euro in relazione al veicolo posseduto.

Dei lavoratori dipendenti, l’Osservatorio ha preso a riferimento i 5'950 dei tre grandi ospedali, Fatebenefratelli, Policlinico, Pini, ove, questi, ad esclusione dei medici, percepiscono uno stipendio che varia dai 1'000 ai 1'700 Euro; per costoro ci sono abbonamenti pluringresso che nell’arco di un anno ammontano ad una tassa che varia da 300 a 900 Euro a seconda del veicolo posseduto.

Aggiungiamo una nota triste e dolente: ogni giorno feriale si recano in questi tre ospedali con la propria auto una media di 700 persone che hanno un proprio caro ricoverato. Per il 30% di costoro che entrano in area con veicoli Euro 1 e 2 e che non hanno tempo di ricordarsi dell’ecopass, oltre il dolore verrà la beffa: gli sarà notificata una multa pari a 70 Euro.

Per quanto riguarda le 6'000 imprese commerciali che qui operano, vi è un bilancio fallimentare per i primi due mesi dell’anno se raffrontato allo stesso periodo del 2007; le perdite sono consistenti per bar e ristoranti – circa il 30/40% - il settore non alimentare perde dal 15 al 20%, i quattro più ampi parcheggi coperti di Milano perdono il 30%. Se questo andamento dovesse perdurare si registrano chiusure di attività e notevole riduzione del personale impiegato “ Ci chiediamo, ha dichiarato il direttore Massimo Todisco, se è giusto che tante persone e tante imprese debbano pagare un prezzo così alto per una tassa ecopass che non solo non da risultati, ma che vede la centralina arpa del Verziere a livelli di pm10 uguali o più alti degli strumenti di città studi e complessivamente Milano risulta essere sempre una delle città più inquinate della Lombardia”.

“ Dove non arriva la politica, conclude Todisco, siamo convinti giungerà la magistratura per riportare giustizia ed equità; in particolare siamo fiduciosi che il TAR il giorno 11 di marzo faccia disattivare le telecamere al Sindaco Moratti”.

osservatoriodimilano@libero.it