.: Discussione: Eterno problema alloggi a Milano. La “ciliegina” del 2008.

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Dino Gelsomino

:Info Messaggio:
Punteggio: 5
Num.Votanti: 1
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Dino Gelsomino il 19 Feb 2008 - 15:20
Leggi la risposta a questo messaggio Discussione precedente · Discussione successiva

Vi invio copia della lettera spedita oggi a Roberto Formigoni tramite il suo sito.

Sono in atto in questo mese di febbraio delle proteste attivate dai vari Sindacati degli Inquilini in riferimento agli aumenti degli affitti dell’edilizia popolare (ALER).
Oltre a questo problema, la Leggere regionale varata nel 2007 mette in vendita il 20% degli alloggi Aler, circa 34.000 qui in Lombardia.
La ciliegina” è che chi non potrà acquistare verrà spostato “nello stesso quartiere” dice testualmente la legge.
Ma anche un stupido capisce che se tutti i quartieri di Milano subiranno questo trattamento, sarà difficile spostarti nelle “vicinanze”.

Considerando poi:

a) i 10.000 a rischio sfratto ALER perché hanno un reddito ISE superiore a 28.000€,
b) tutte le migliaia di famiglie che hanno lo sfratto esecutivo rinviato a fine anno,
c) i 16.228, sempre in Lombardia, che sono in regolare lista d’attesa da anni per un alloggio popolare,

siamo ad una situazione da ultima spiaggia, caotica ed ingovernabile.

Intanto non capisco perché, ed io sono uno di quelli, se non posso acquistare il mio alloggio che occupo da 33 anni, devo essere spostato, ovvero tutta la mia famiglia, 4 persone, deve essere strappata dal ns. contesto sociale che si è consolidato in ben 33 anni.
A chi conviene questa inumana “transumanza”?
In questo momento poi!

Perché a Roma l’attuale piano di vendita alloggi ERP è più intelligente e chi non vorrà acquistare o non potrà, rimarrà dentro pagando il nuovo canone riferito alla nuova legge regionale del Lazio?

Non è per far politica ma guardate, non a  caso, chi è alla guida dei consigli comunali e regionali delle due regioni e dei due capoluoghi.
E proprio per aver notato questo che sono rimasto allibito.

Ma come, il Presidente Formigoni non era un tenace sostenitore della Famiglia? E la Moratti?

Il lato positivo del problema è che anche la Curia Milanese, da monsignor Erminio De Scalzi al ns. cardinale Dionigi Tettamanzi, mi sembra che abbia percepito le reali dimensioni di questo dramma e si stia attivando.

Spostare intere famiglie non è una saggia decisione, solo per motivi gestionali.
Le Famiglie non sono pacchi, caro Formigoni.

Dino Gelsomino