.: Discussione: Termovalorizzatore e new Chinatown: il futuro che ci aspetta...

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 2 Lug 2008 - 15:20
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Condivido quanto scritto da Adriana!

Purtroppo le amministrazioni pubbliche vanno avanti, continuano ad andare avanti... ma nella direzione sbagliata!!!

Su repubblica del 6 giugno e  del 28 giugno e sul corsera dell 22 giugno scorso è apparsa la notizia che il nuovo “termovalorizzatore” milanese si farà, anzi se ne faranno due per non scontentare nessuno!
1 a Segrate: la provincia, nella persona dell’ass. Brembilla, ha raggiunto un accordo con i 5 comuni consorziati nel CORE (Sesto, Cologno, Pioltello, Cormano, e Segrate) e entrerà a far parte della futura società che dovrà costruirlo;
l’altro a sud di Milano
Si dice che in questo modo A2A, mettendo a bilancio i finanziamenti e i costi dell’inceneritore, avrà più peso nei confronti della società bresciana…. Bella mossa politica!!!!.. e noi ci subiamo l’inceneritore!!!
A Report hanno fatto sapere che in Italia i termovalorizzatori vengono costruiti con i finanziamenti (quindi con i ns soldi) e quello di Brescia si è già ammortizzato grazie ai ns soldi, alla faccia delle regole del libero mercato e delle capacità di innovazione e di investimento delle imprese, che debbono stare sul mercato con le loro sole forze ecc. ecc.!!! …. E intanto nel latte della mucche allevate intorno all’inceneritore di Brescia è già stata trovata diossina…..
….e in USA, invece, non si costruiscono inceneritori da 15 anni!!! Come mai?!?!
In Germania le “ecoballe” provenienti dalla Campania non vengono mandate in discarica, né incenerite …ma vengono aperte e le varie materie prime vengono recuperate e una minima parte va in discarica, nulla viene incenerito!!!! Perché noi dobbiamo costruire 4 discariche “militarizzate” e 1 o 2 inceneritori?!?!?
- Da noi si continua ad usare il polistirolo per imballare frutta e/o verdura.. all’estero è stato abolito;
- noi usiamo ancora gli shopper che non sono recuperabili; in Germania li hanno aboliti;
- noi non facciamo nulla per ridurre l’imballo in eccesso, responsabilizzando i produttori dei beni sulle modalità di imballo dei loro prodotti; noi stentiamo a separare l’umido dal secco (che è la causa dei problemi igienico-sanitari e rappresenta il 30-50% dei rifiuti), all’estero lo fanno in vari modi ….. ma lo fanno!!
… Noi  continuiamo a insistere a voler bruciare i rifiuti, per ripartire da zero nel ciclo della produzione dei beni e con la combustione dobbiamo poi controllare la inevitabile produzione di sostanze tossiche ...
… Noi continuiamo a non voler imparare dalle esperienze più avanzate delle nostre, ma a ripetere gli errori degli altri e a rimanere indietro sempre di decenni: noi facciamo oggi ciò che gli altri paesi del nord Europa hanno fatto 10/20 anni fa!!!
 … quando colmeremo questo gap culturale e scientifico?!?!
In Francia i medici hanno voluto approfondire la relazione “incenerimento e cancro” e qui sotto riporto il risultato: il prefetto della regione Auvergne lo scorso 18 giugno ha annunciato che rifiutava di concedere l'autorizzazione per la costruzione di un inceneritore di rifiuti a Clermont Ferrand.
Ad avere dei prefetti così in Italia!... da noi, invece, è tutto il contrario!!!
.... e perché mai la zona sud di Milano dovrebbe rimanere immune da queste gravi conseguenze (ah dimenticavo ... a sud c'è comunque lo IEO: Istituto Europeo di Oncologia; e a Segrate c'è il San Raffaele!!) ... quindi … aggiungiamo ancora qualche sostanza tossica, come se non bastasse il livello di inquinamento esistente in città, così facciamo girare l'economia delle cliniche private accreditate e così sale anche il PIL!!!
Forse, quindi, anche la Francia si aggiungerà all'elenco dei Paesi che hanno smesso di costruire inceneritori! Io spero di sì! (in USA non ne costruiscono più dal 1993: da 15 anni!!!)
…e non dimentichiamoci che le ciminiere alte, alte degli inceneritori sono -forse- esteticamente belle (v. quella di Brescia di un bel azzurro cielo!!) ... ma sono alte solo per disperdere MEGLIO e su un'are più vasta  i fumi contenenti micro e nano-particelle, sostanze cancerogene e mutagene prodotte dalla combustione dei rifiuti domestici!!!

Perché la Provincia e i Comuni non incoraggiano un approccio rigoroso e responsabile nella gestione dei rifiuti, invece di correre dietro a scelte che non affrontano il problema alla radice: riduzione della quantità di rifiuti (v. imballi); raccolta differenziata; produzione di compost e recupero/riciclo dei materiali; invio in discarica del residuo minimale….altro che incenerire!!!
Consultate www.comunivirtuosi.org, il sito dell’associazione dei Comuni che condividono e attuano progetti concreti nel proprio territorio a favore di una sostanziale riduzione dell’ “impronta ecologica” -ossia dell’impatto ambientale- della macchina comunale e della cittadinanza con conseguente riduzione anche delle tasse!!!
 e vedrete che cambiare e migliorare si può… basta volerlo!!!

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
www.lasinistrainzona.it

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Vittoria della salute in Francia contro l'incenerimento

La mobilitazione di un collettivo di 531 medici e associazioni ambientaliste ha permesso, per la prima volta in Francia, di far fallire il progetto per la costruzione di un inceneritore di rifiuti.

Dopo aver organizzato una 'grenelle' locale dell'incenerimento il il 26 marzo 2008, il prefetto della regione Auvergne lo scorso 18 giugno ha annunciato che rifiutava di concedere l'autorizzazione per la costruzione di un inceneritore di rifiuti a Clermont Ferrand.

Nel marzo 2008 un documento dell'istituto nazionale di sorveglianza sanitaria (InVS) ha sottolineato un considerevole incremento del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro (linfomi, mielomi, sarcomi del tessuto molle, tumori della mammella) per le persone residenti nei pressi di impianti di incenerimento. L'InVS ha specificato che questa indagine non permette di incriminare una particolare sostanza inquinante, in quanto le norme per gli inceneritori relative alla diossina non garantiscono la riduzione del rischio, essendo i filtri per la diossina inefficaci per numerose altre sostanze CMR (cancerogene, mutagene, tossiche per l'apparato riproduttivo) che si producono nel corso della combustione dei rifiuti domestici.

I portavoce del collettivo dei 531 medici che si oppongono a questo impianto, dottori Calut, Chiapponi, Laffont e Lavignon, terranno una conferenza stampa il 27 giugno con la presenza del professor Dominique Belpomme, cancerologo all'ospedale europeo George Pompidou e presidente dell'associazione per ricerca sul cancro 'Therapeutic Research Anti Cancerous' (ARTAC).

Questo il programma dell'incontro:

- il rischio del cancro per la popolazione che vive accanto ai 130 inceneritori per i rifiuti operanti in Francia.

- la strategia della prevenzione e le precauzioni che i medici e altri professionisti della salute, in stretto contatto con la popolazione, intendono mettere in atto a livello nazionale per evitare gli effetti dannosi alla salute provocati dagli inceneritori: meglio prevenire che curare.

Contatto stampa
dott. Jean Michel Calut
Vice presidente del Coordination National Medical Health Environment (CNMSE)
famillecalut@wanadoo.fr

Dott. Alain Laffont

Portavoce del collettivo dei 531 medici contrari all'inceneritore di Clermont
Per chi volesse partecipare in Francia:
venerdi 27 giugno 2008 alle14.30
presso il Centro Jean Richepin, stanza n.2 in Clermont-Ferrand

In risposta al messaggio di Adriana Pignataro inserito il 15 Giu 2008 - 21:15
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