.: Discussione: Una iniziativa riuscita

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Paolo Ramella

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Inserito da Paolo Ramella il 14 Gen 2008 - 10:30
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Condivido il clima di positiva volontà di salire il gradino della partecipazione, anzi della e-participation.

Mi è piaciuto l'intervento di Caravita e di Spirolazzi, ma anche quello di de Rigo e di qualcun altro (mi scuso con eventuali dimenticanze).

In sintesi si può dire che abbiamo due problemi davanti a noi:

1-la controparte

2-i numeri.

Sulla controparte possiamo scrivere capitoli infiniti, è la stessa controparte che spesso non troviamo anche con la normale partecipazione e questo ha un peso non indifferente su qualsiasi cosa si voglia creare. La responsabilità politica di questo è gigantesca e anche sabato i numeri di consiglieri presenti non lasciava dubbi. Forse l'antipolitica nasce da qui, dall'assenza di chi dovrebbe esserci. Parafrasando Caravita direi che qui ci sta benissimo un bel bollino rosso ;).

Contesto un pò la situazione del decentramento (serve-non serve) e mi aspetterei dai consiglieri dimissioni in massa visto che tutti, a parole, affermano che non funziona, ma non si capisce perchè poi alla fine tutti sono ancora lì. Se una cosa non funziona, la si denuncia e, di fronte al "muro di gomma", si dovrebbero superare le logiche di appartenenza e guardarsi di più davanti allo specchio, proprio perchè dall'altra parte ci sono i cittadini. Le dimissioni servirebbero ad evidenziare un problema e portarlo, nel limite del possibile, nelle case delle persone e dei media.

Sui numeri bisogna essere onesti. Il test di Brescia che ci è stato illustrato ha dimostrato che i numeri della e-participation sono ancora limitati (ricordo le 26 risposte al problema di creare piste ciclabili nel centro città). Qui bisogna capire se lo è perchè in genere la gente è ammalata di indifferenza oppure se perchè la mancanza della controparte fa scappare quei pochi che potrebbero "rivoluzionare" un sistema.

La strada è lunga e una città, un'area, come quella milanese dovrebbe essere pioniera di queste tecnologie e diversi modi di interagire anche, riprendendo ciò che aveva affermato Palmeri, "sacrificando" la quarta età, se è quello il problema. Le tecnologie ci permettono di fare balzi in avanti e dobbiamo essere capaci a farli anche se ciò comporta una rottura. A chi non ha dimestichezza resta sempre il vecchio sistema, ma bisogna essere coraggiosi e guardare in avanti, molto avanti, perchè solo così si possono creare le condizioni per riportare l'interesse alla politicia da parte dei giovani.

 

Auguri a tutti noi. 

In risposta al messaggio di Beppe Caravita inserito il 13 Gen 2008 - 15:59
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