Caro Beppe,

condivido in pieno il tuo post e il fatto che l'assemblea di ieri sia stata un'ottima assemblea, dove il dialogo e l'interesse generale ha sopravanzato le sterili contrapposizioni strumentali di fazione. Un clima di ottimo e avanzato senso civico e civile, di prospettiva, di lungimiranza. Difficile da crearsi ultimamente (non so bene se 14 anni fa quando si realizzasse questo clima, essendo troppo piccolo per partecipare alle occasioni pubbliche). Credo che sia un esempio di come sia cambiata la cultura istituzionale a Milano, data la presenza del Presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmieri, che ho altamente apprezzato per l'impegno profuso e l'interesse dimostrato, di alcuni consiglieri comunali, Milly Moratti e Fabrizio Spirolazzi, di noi consiglieri di zona, tra cui anche il sottoscritto, da sempre fedele sostenitore della proposta di partecipaMi, tant'è che mi sono fatto con discreto successo, latore dell'iniziativa in consiglio, facendo aderire il medesimo all'istituzione del forum, molto attivo.

Io penso che occorra creare le condizioni, ora, per fare quel salto di qualità all'e-participation, attivando tutti i canali che tale proposta può garantire: dalle consultazioni alla e-petitioning, come suggerito dallo stesso Presidente Manfredi Palmieri, dai referendum ai forum di discussione. Condivido in pieno quello che Fiorella ha sostenuto, ossia l'idea di un wiki formato metropolitano, sottolineo la parola e il concetto, il significante giuridico, politico e territoriale, di "metropolitano", ossia la condivisione nell'editing del testo di una discussione che possa apportare una versione unica negli ambiti dove è possibile la mediazione e la trasversalità, senza soffocare i forum di discussione su tematiche più generali, dove occorre mantenere un certo pluralismo e pari opportunità di intervento.

Io credo che ieri si è registrato un importante primo passo, una pietra miliare dove poter proseguire sulla strada della diffusione della democrazia della partecipazione, non più della mera delega, come sottolineava Fiorella, come convenuto da diversi sociologi inglesi e statunitensi di fama internazionale, mi sovviene Gore Vidal, Eric Hobsbawm, Naomi Klein.

Penso che occorra soffermarci sul tema del decentramento, su quale decentramento possibile per valorizzare i consigli di zona, che definirei consigli municipali, parlando di municipalità non più di circoscrizioni. E convengo con Manfredi Palmieri quando parla di superamento dell'assessorato alle Aree Cittadine perchè occorra definire un rapporto diretto tra amministrazione centrale-amministrazioni municipalità decentrate, dove i consigli circoscrizionali e la cittadinanza, si parlava di consulte permanenti della cittadinanza, siano parti attrici.

Credo che, infine, non si possa rinunciare a considerare il tema della partecipazione come connesso con il tema dell'aumento degli spazi sociali di comunicazione civica, intendendo per civica l'accezione più universale del termine, oggi fortemente ridimensionati, su cui c'è già in discussione una delibera firmata come proponenti dalla consigliera Patrizia Quartieri e dal consigliere Giuseppe Landonio, e dove esiste un certo consenso e una certa attenzione trasversali. Penso alla necessità di garantire un accesso partecipato, condiviso e orizzontale, paritetico tra soggettività differenti sia per un canale di comunicazione tra cittadinanza e pubblico, sia per un canale di comunicazione tra ente istituzionale locale e pubblico. Ed è qui che partecipaMi può fare molto, parlando di URP, gli Uffici di Relazione col Pubblico, mancanti, seppure previsti ex regolamento decentramento, dei consigli circoscrizionali, ossia mettendo in rete in modo trasparente e accessibile gli atti amministrativi, economici, finanziari e di altro contenuto, deliberati dalla giunta e dall'amministrazione nel suo complesso (tema, questo, fondamentale per una democrazia, che lo stesso Manfredi Palmieri aveva considerato come essenziale, ossia la trasparenza della pubblica amministrazione).

 Infine Beppe volevo riportare con forza e determinazione un tuo appello che condivido in pieno riguardante la diffusione della rete in città, dell'accesso libero, gratuito, orizzontale, universale della cittadinanza ai canali di diffusione dei saperi e delle conoscenze tramite la rete. Parlerei, tu ne hai giustamente, ieri, sottolineato l'importanza, di open source, free software e anche di "wireless" in ogni luogo pubblico, dal parco alla biblioteca, dai centri civici ai mezzi di trasporto (ricordo come pioniera ma interessante la proposta fatta nel 2001 da Milly Moratti, ossia internet sui tram), affinchè si possa accedere in modo omogeneo sul territorio a questa risorsa immancabile nel panorama attuale della comunicazione, dei media del terzo millennio. Sono stato in consiglio di zona 4 proponente di due mozioni che intendessero recepire l'invito e l'esigenza di diffondere wireless e open source, sui cui testi c'è stato consenso trasversale e che ritengo essere dirimente per una futura democrazia nell'accesso alla rete, che è un luogo di agorà, di piazze di conoscenza e di confronto attivo e plurale, indiscriminato.

Penso che ieri sia stato un ottimo incontro: dobbiamo proseguire su questa strada, con determinazione e coerenza, in modo strutturale e condiviso con i rappresentanti dell'amministrazione comunale, con noi consiglieri circoscrizionali e con la cittadinanza tutta, affinchè si possa a Milano partire con esperienze pilota che diventino prassi quotidiana di una partecipazione virtuale e virtuosa, partecipazione che diventi reale ed effettiva, perchè tanto bisogno esiste di questo elemento, valore oserei dire.

Un caro saluto

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano