.: Discussione: Ma i grattacieli sono ecocompatibili e opportuni?

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Alessandro Rizzo

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Alessandro Rizzo il 5 Gen 2008 - 16:02
accedi per inviare commenti
Gentile Francesco,
ringrazio lei per sollecitare il dibattito su un tema che è di cardinale importanza per il futuro urbanistico di questa città. Come consigliere di Zona 4 non posso che farmi carico di questa responsabilità, sapendo che il decentramento accentrato, disegnato dagli assessori Gallera, nella precedente consiliatura, e dall'attuale assessora Colli, non permette, soprattutto in materia di PRG, di programmazione generale del territorio, di esprimere poteri e decisioni vincolanti. Lei saprà quanto sia difficile esprimere un parere che è meramente consultivo nel momento in cui ci sono da anlizzare progetti di intervento edilizio, di intervento integrativo, a pochi giorni dalla scadenza, ancora maggiormente ridotta, del periodo di tempo necessario per pronunciarsi come "autorità" politica locale e circoscrizionale (l'uso del termine autorità è puramente ironico e amaramente sarcastico, quasi sardonico). Ma tant'è: occorre comunque, nella mia funzione, come in quella dei colleghi che si sono pronunciati, e che appartengono all'opposizione, esprimere nei minimi interstizi istituzionali una posizione politica di opposizione agli scempi e alle violazioni delle regole.
Lei giustamente dice che l'amministrazione comunale è "collusa", "in conflitto di interessi", con quelli dei privati costruttori: condivido pienamente. Ma io direi che la logica è quella dell'appaltare ogni spazio pubblico, perchè "pubblico" singifica, come dice l'assessore Masseroli, un insieme di "lacci e lacciuoli" che non permettono e ostacolano il raggiungimento dell'obiettivo finale, ossia il costruire dove è necessario costruire, in alto, in basso, in superficie e nel sottosuolo. Il costruire fine a sè stesso che possa permettere a qualcuno di lucrare grazie all'affidamento a questo qualcuno delle concessioni edilizie: possiamo dire che nella logica puramente letterale esiste la concezione del "lasser faire"?
Lei prosegue dicendo che a denunciare questo stato di cose, di totale anarchia edificatrice possiamo dire, "l'opposizione mica l'ho tanto sentita": ma vede io direi che esistono diverse diciamo sensibilità all'interno del centrosinistra, che si manifestano in diversi modi. Alcuni sono propensi a concedere spazi per le "cooperative" edilizie, altri sono più cauti, altri sono, invece, propensi, e mi ascrivo a questa parte, a denunciare situazioni di illegittimità, dico illegittimità, di interventi urbanistici ed edilizi, poco consoni con uno svluppo equilibrato del contesto urbanistico, sociale, civico e culturale della città. Si cerca, comunque, le porto la mia esperienza consiliare, di contaminare anche la parte più "propensa" ad accondiscendere certi interventi invitando quest'ultima a definire come inopportune e assolutamente inadeguati certi progetti di intervento.
Esiste, è vero, in qualche radice storica della sinistra italiana una visione del costruttivismo come esempio di progresso urbano: ma, Pasolini docet, progresso è termine e concetto politico culturale diverso da sviluppo. Progresso vuol dire garantire un miglioramento delle condizioni sociali, culturali e civiche delle persone per un miglioramento della propria vita, esistenza. Sviluppo vuol dire favorire nel progcesso di cambiamento solamente parte, magari minima, della complessa comunità. Io voglio il progresso non lo sviluppo nell'ottica sviluppista. Forse anche questo condizionamento storico e arcaico deve essere superato in alcuni contesti dell'opposizione: la nostra ferma denuncia di questi oltraggi urbanistici non fa altro che creare contraddizioni anche in chi possa essere, in buona fede dico, attratto dalle sirene di odissiaca memoria del costruire come sinonimo di progresso.
Non sempre è così, assicuro.

Un caro saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
In risposta al messaggio di Francesco Bonacci inserito il 31 Dic 2007 - 15:12
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]