.: Discussione: Naviglio Pavese: c'è ancora chi deve vivere senza fognature

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 11 Dic 2007 - 13:27
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Da Milano 2.0:

Naviglio Pavese, alle soglie del 2008 c'è ancora chi deve vivere senza fognature

Pubblicato da Simona Mapelli alle 12:45 in Milano accade (cronaca)

 

E' l'inizio degli anni Sessanta quando lungo la via Alzaia Naviglio Pavese viene costruito un complesso di case popolari edificate per ospitare 120 famiglie.

Al tempo tutta la zona era aperta campagna e quelli erano i primi edifici, forse per questo gli architetti non hanno pensato che non fosse necessaria la rete fognaria.

Di anni ne sono passati un bel po', l'area si è decisamente urbanizzata, ma niente da fare: quelle 120 famiglie si devono accontentare della fossa biologica.

Il liquido fuoriesce dai lavandini di cucina e bagno e dal water, le inondazioni sono all'ordine del giorno per non parlare dell'odore nauseabondo. Qualcuno se ne preoccupa, oltre a chi è costretto a convivere in una situazione al limite della sopportazione?

Quattro anni fa le prime insistenti lamentele dei residenti delle quattro palazzine incriminate. La colpa venne imputata alla manutenzione sbagliata della fossa biologica, mai completamente spurgata. Detto fatto. Peccato che ad oggi il camioncino degli spurghi deve stare parcheggiato fisso sotto casa, perchè ogni due giorni va svuotata la fossa. E le spese le pagano gli sfortunati cittadini di tasca loro.

Oltre all'inganno la beffa, verrebbe da dire. Le proteste continuano e si fanno sempre più insistenti verso tutta l'amministrazione comunale, il vicesindaco De Corato tergiversa dicendo che i lavori stanno procedendo. 

Nessuno ha dubbi sulla legittimità delle richieste dei residenti di via Alzaia Naviglio Pavese 192 e addirittura esiste una soluzione, semplice apparentemente. Allungare di 110 metri le tubature che collegherebbero il civico 192 fino agli altri complessi circostanti.

La situazione peggiora, una volta accadeva una tantum - e non è che comunque fosse piacevole - a dicembre 2007 è diventato uno dei tanti problemi quotidiani da affrontare. E tra lo scaricarsi la coscienza uno con l'altro e pensare a come intervenire i mesi passano e i cittadini, giustamente, non ne possono più.