.: Discussione: Pista ciclabile Lotto-Conciliazione interrotta

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Andrea Giorcelli

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Inserito da Andrea Giorcelli il 23 Dic 2007 - 14:44
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Tali lavori non comportano l'interruzione della pista in argomento, ma altri sono i gravi problemi di segnaletica errata o mancante, discontinuità, pavimentazioni dissestate e mancata manutenzione che l'affliggono.

In particolare, guardando proprio il tratto di via Alberto da Giussano, si nota che la pista ciclabile che la percorre tutta è rappresentata solo da una corsia sul marciapiede a senso unico in direzione della periferia, mancando del tutto quella in direzione del centro città.

La spiegazione di questa stranezza l'ho appurata indagando nei Settori comunali e arrivando a stabilire come si sono svolti i fatti all'epoca.

La corrispondente corsia in direzione del centro città non esiste piú perché nel 1995 la strada fu interessata da un progetto di trasformazione degli stalli di sosta a margine sul lato dei numeri civici pari in senso longitudinale in stalli di sosta a pettine, con lo scopo di aumentarne il numero. Per fare questo si eliminò quella corsia ciclabile a senso unico, con l'intenzione di ricostituirla sul marciapiede opposto, sul lato dei numeri civici dispari.
Sennonché l'opposizione dei residenti, in particolare di quelli del palazzo con la pensilina in aggetto sorretta da colonne di pietra sul marciapiede, e degli esercizi commerciali, in particolare di un bar che ora non c'è piú e che aveva sedie e tavolini sul marciapiede che avrebbe dovuto ridurre per consentire il passaggio della pista, ebbe la meglio sull'interesse pubblico che in tal caso avrebbe preteso garantita la continuità e sicurezza della pista.
Si parla anche di un intervento di un grosso (in tutti i sensi) personaggio politico, allora esponente della Lega nord, sceso in campo in difesa dei piccoli interessi di bottega, bloccando la seconda fase del progetto, cioè la costruzione della pista sul lato opposto.
I tecnici del Comune avrebbero dovuto, prima di eliminare la pista su un lato per aumentare i parcheggi, assicurarsi che sarebbe stato possibile realizzarla sul lato opposto.

Ciò è dimostrato dalle tracce della pista preesistente che scompaiono bruscamente lasciando il posto ai blocchi di cemento che delimitano gli stalli a pettine, e dalla presenza di raccordi e scivoli predisposti sul lato opposto per il nuovo tratto, ma poi abbandonati e mai utilizzati.

Tutto è rimasto finora in questo stato penoso, una manifesta interruzione del percorso in direzione del centro città ingiustificata e non segnalata, che mette in serio disagio e pericolo i ciclisti, i quali sono costretti, per non proseguire sul marciapiede dell'altro lato (con pericolo per i pedoni), a imboccare contromano, e con nulla visibilità, la corsia in senso opposto, oppure a proseguire a piedi.

Peraltro il percorso è tuttora indicato senz'interruzioni nelle planimetrie delle piste ciclabili esistenti in possesso del Comune.


Il caso è rappresentativo della larghissima preponderanza che le esigenze della mobilità automobilistica hanno su quella ciclistica, uno squilibrio assurdo e inaccettabile, nonché di noncuranza dei tecnici comunali e di irresponsabilità dei politici, i quali han lasciato prevaricare le esigenze di pochi a scapito di quelle generali della città.

Invito i consiglieri della zona 8 che leggono a farsi sentire forte e chiaro su questo problema, perché le numerose segnalazioni individuali non hanno sortito alcun risultato.


Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (gruppo Verdi)

In risposta al messaggio di Amalia Navoni inserito il 9 Dic 2007 - 09:09
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