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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 12 Dic 2007 - 13:43
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Caro Dario,

ai tuoi quesiti le risposte sono le seguenti:
1) Se parleremo con qualche consigliere di zona, bisognerà capire che poteri ha per incidere sulla situazione.
Sono "consigliera" di zona 3 e qualcosa ho capito. i consiglidi zona hanno scarsissimi poteri, perché pur esistendo un regolamento sul decentramento (il cd. regolamento Lucchini) non è stato attuato e non c'è la volontà politica da parte dell'amministrazione centrale di Milano di cedere parte del proprio potere per consentire ai consigli di zona che rappresentano i cittadini di un territorio della città di affrontare i problemi di quel territorio.
Fatta questa premessa, poi c'è una considerazione politica: i consiglieri di zona sono 41: 25 alla maggioranza e 16 all'opposizione.
La maggioranza di centro-destra della mia zona tende ad applicare pedissequamente il principio "ubi maior, minor cessat" e quindi pospone gli interessi della zona agli interessi dei loro partiti in Comune... certe cose non si possono dire perché questo o quel assessore non è ancora pronto o perché prima bisogna sentire cosa ne pensa Tizio o Caio in Comune!!!!
L'opposizione non ha i numeri per far passare le proprie mozioni/istanze, ma può solo sperare che i consiglieri della maggioranza siano assenti o che la mozione non disturbi troppo il manovratore o che la mozione sia fortemente voluta anche dai cittadini e quindi ci vorrebbe una bella "faccia tosta" per dire loro "il vostro problema non mi interessa".

2) Se parleremo con qualche consigliere comunale, bisognerà capire che poteri ha per incidere sulla situazione.
Idem per il Comune, anzi la situazione è peggiore perché il Sindaco si arroga il diritto di decidere su iniziative importanti o che hanno un forte impatto sulla città senza neanche confrontarsi con il Consiglio Comunale, costituito da Consiglieri eletti dai cittadini; il Sindaco decide insieme alla sua Giunta, costituita da assessori di sua nomina, che molte volte snobbano le Commissioni istruttorie e/o non sono informati e preparati sugli argomenti di loro competenza, nascondendosi dietro la frase "la questione è prettamente tecnica" mentre, in realtà, i problemi sono quasi sempre di natura politica perché richiedono una scelta, una decisione che è politica, alla quale segue una soluzione tecnica.

Tutto ciò premesso, però, io dico: vale sempre la pena essere cittadini attivi perché, forse la discussione non porta da nessuna parte, ma forse no, perché i cittadini prendono più consapevolezza di sé, del proprio ruolo, dei propri diritti e non sono solo un censo in fase pre-elettorale o a fini fiscali.

Nulla impedisce a quei cittadini di far sentire la loro voce, non solo con documenti da inviare a coloro che saranno assenti, ma anche ai giornali che -finalmente!- stanno scoprendo la città e i loro abitanti (v. giornali di zona e quotidiani di recente pubblicazione + camper del Corsera ecc.).

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano

In risposta al messaggio di Dario Galimberti inserito il 10 Dic 2007 - 01:04
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