.: Discussione: Il Piano Mobilita' Ciclistica e la partecipazione dei cittadini

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 19 Dic 2008 - 17:27
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"Il Comune promette –ancora una volta– 120 chilometri di piste ciclabili ma intanto Milano arretra nelle classifiche della mobilità sostenibile": .... meditate gente, meditate!!!

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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PEDALANDO SENZA FRETTA (da ChiamaMilano del 19 dicembre 2008)
Il Comune promette –ancora una volta– 120 chilometri di piste ciclabili ma intanto Milano arretra nelle classifiche della mobilità sostenibile

Dopo il bike-sharing forse arriveranno le piste ciclabili: se ne parla da sempre, ma non se ne fanno mai. O quasi. La scorsa settimana è arrivata la notizia di un accordo tra Comune di Milano e Ministero dell’Ambiente che prevede un cofinanziamento di 9.100.000 euro, che si somma ai 20 milioni stanziati dal Comune per nuove realizzazioni inserite nel piano triennale delle opere, per un totale di 29 milioni di euro.
Secondo i dati forniti dal Comune, sono già in fase di realizzazione o di prossimo avvio 8 km di nuove piste ciclabili che vanno ad aggiungersi ai 72 km esistenti. Con i fondi stanziati nel 2008 sono in progettazione altri 20 km secondo queste direttrici: Duomo-Porta Nuova; Duomo-Porta Monforte e Duomo-Porta Sempione. Lo sviluppo del piano proseguirà nei prossimi anni con l’obiettivo di raggiungere i 120 km entro il 2011. La stessa cifra promessa nel Piano Urbano della Mobilità di quattro anni orsono.
Ecopass, bikesharing, piste ciclabili: se uno non vivesse a Milano, ma ne avesse soltanto la cittadinanza onoraria per esempio, potrebbe pensare che la città è di quelle all’avanguardia nel rispetto per l’ambiente e mobilità.
La verità è che c’è ancora molto da fare: lo si evince anche da alcuni dati presentati in sedi diverse. Nel rapporto Euromobility e Kyoto Club presentato a Roma il 17 dicembre, ad esempio, Milano risulta aver perso 10 posizioni rispetto all’anno scorso, quando occupava il quarto posto dietro a Parma, Modena e Bologna. Nonostante siano positivi i dati sul trasporto pubblico e sui Km di corsie preferenziali, Milano è scesa al quattordicesimo posto nella classifica delle città italiane più sostenibili dal punto di vista della mobilità. Gli indicatori presi in considerazione sono molteplici, dal bike e car sharing alle piattaforme logistiche per le merci, alle ztl, dall’adozione di strumenti di gestione e di pianificazione del traffico alla qualità dell’aria.
A questo proposito, lo scorso 16 dicembre, il 6° Convegno nazionale VAS ha evidenziato il concetto, non nuovo ma sempre attuale, che la mobilità sostenibile è fondamentalmente una questione di politiche (della mobilità, da un lato, commerciali dall’altro): il rapporto tra automobili ed emissioni inquinanti non è un problema di tecnologie, in quanto esistono già quelle in grado di ridurre drasticamente i consumi e le emissioni.
Quello che manca, e Milano ne è un esempio, è la messa in atto di strategie integrate, dall’incremento della mobilità ciclopedonale alla redistribuzione della domanda tra i diversi modi di trasporto.
A due settimane dall’introduzione del bikesharing, spazi e servizi per i ciclisti sono ancora insoddisfacenti, come testimonia il dato di 1,6 metri quadrati per abitante di corsie ciclabili. Stanno per aumentare, dice il Comune, ma c’è anche da considerare il dato qualitativo, oltre a quello quantitativo. A volte vengono realizzate piste ciclabili di fatto non fruibili (vedi quelle intorno a piazza Insubria, in zona Molise-Cavairate): non sempre ci sono le condizioni per realizzare aree ciclopedonali adeguate, ma spesso si tende ad adattare lo spazio urbano al progetto e non il contrario come dovrebbe essere, tenendo conto della vivibilità reale di certe zone. Peccato che il Comune spesso sia assente, anche in quei luoghi di confronto da cui potrebbero scaturire idee per il futuro: in molti si sono chiesti, ad esempio, perché nessun rappresentante del Comune di Milano fosse presente al convegno VAS, nonostante fosse stato invitato. Forse erano tutti impegnati a raccontare al mondo degli 8 raggi verdi che saranno realizzati entro il 2015.

Antiniska Pozzi
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 27 Mar 2008 - 15:44
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