.: Discussione: Istituto Nazionale Tumori: sì o no?....

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Marco Morandi

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Inserito da Marco Morandi il 13 Dic 2007 - 15:47
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Mi duole che non si possa usare bene il quoting.

1 - Per quanto riguarda la prima parte del tuo discorso non mi sono mai sognato nè di dire che qualcosa non sia criticabile, nè che il SS USA sia migliore di quello italiano. Come dal messaggio dicevo che il paragone mi pare improprio e controproducente.
a- Improprio perchè non basta (come detto in un msg precedente) che una cosa sia incontrovertibile per essere pertinente. Ad esempio se io affermo che il Besta non va spostato se si tiene conto che l'afelio di saturno è di 1 503 983 449 km, dico una cosa incontrovertibile ma non pertinente, e a nulla varrebbe che io ti dica che c'è il diritto di comunicare l'afelio di Saturno... e così via.
b- Controproducente perchè se il problema sta nel mobilitare quante più persone possibili, con credo politico di un tipo e dell'altro, senza dover pensare per forza che si debba pescare sempre e solo nella propria parrocchia; e (magari) convincere qualche amministratore, buttar li dati stiracchiati nella pertinenza (non mi risulta che da Caruso a Storace nessuno guardi al modello USA come riferimento sanitario) inficia la credibilità del resto. Sono convinto che ponendo dei fatti specifici (quelli che citi) alla loro attenzione, o li accettano e dimostrano di essere onesti, o li rigettano ma allora sì che possono esser inchiodati alle loro responsabilità: sapevano ed hanno detto no, e allora sappiamo che hanno voluto fare una scelta sbagliata deliberatamente, in modo che tutti quanti alle prossime elezioni potremo ricordarcene.

2- per quanto riguarda la seconda parte del tuo discorso, come si diceva sono d'accordo, ma il senso dei miei interventi era per aggiungere qualcosa in piu'.
La mia preoccupazione massima è di tipo urbanistico, riguarda l'equilibrio che Milano non ha, ma che comunque va ricercato senza -al contrario- aumentare gli squilibri interni.
Salto a piè pari le considerazioni su questo, perchè rasentano l'ovvio: imporre alle persone di attraversare la città significa dosare i servizi, i mezzi di trasporto, ecc. (sempre e comunque inquinanti e costosi per tutto) e creare una vita ai cittadini peggiore. E comunque vi è un equilibrio da ricercare senza il quale si sovraccaricano delle zone e poi si ha bisogno di fornirle di servizi (dalla gestione idrica alle bretelle stradali) che esulando dalla convenienza sbandierata dal fatto che l'INAIL non sa più come investire i propri soldi al di fuori dei propri compiti istituzionali.

Ribadisco che mi piacerebbe partecipare ad una successiva riunione in cui vi sia il diritto di intervento, visto che quella cui ho partecipato in zona 3 è stata una specie di sinfonia degli addii (*)
(*)= per chi fosse interessato è una sinfonia di Haydn in cui certi strumentisti finiscono la loro parte e se ne vanno prima della fine, scritta così per provocazione)
Se avro' modo di partecipare ad una riunione seria mi piacerebbe innanzitutto conoscere la risposta data dal Comune a questo squilibrio sempre più calcato, in cui si impoverisce sempre più la zona NE e si accavalla tutto in zona NO, che non è in grado di reggere la massa di persone rispetto a cio' che si è stabilito recentemente, e conoscere perchè la cittadella della salute non poteva essere fatta a NE. Perchè dico a NE? Io che non ci abito so pero' che ormai non si puo' disgiungere l'Università nè dalla ricerca (fuggita a NO col Politecnico) nè la didattica di medicina senza le corsie di ospedale. Quindi a NE non resta praticamente niente, neanche una Università decentemente servita da questi supporti.
Poi nello specifico avrei voluto chiedere al signore del Besta perchè lui deve "fare network" con l'IT e non (che so) col politecnico. Come se una delle branche che esplodono oggi non fosse quella della bioingegneria. Sempre che abbiano voglia di fare e non di spostarsi per altri interessi. ma se gli altri interessi ci fossero, credo sia inutile proporli in fase di sottoscrizione di firme, possono servire per convinzione indimostrata: se tu vai da Formigoni e gli depositi sul tavolo uno scritto in cui dici che vuole ridimensionare l'IT lui di dice "non è vero" e tutto l'intervento, raccolta di forme comprese, non può andare avanti, ci si caccia in un vicolo cieco.
Davanti ad alternative credibili e il timore che si ripetano gli errori del passato tipo Malpensa(*) magari non si hanno comunque molte speranze, ma di certo qualche speranza in piu'.
(*)= fino a qualche tempo fa avevo fiducia degli specialisti, poi una volta viste realizzate certe opere (da via V Pisani a Malpensa, dove un qualsiasi dilettante di aereonautica di buon senso avrebbe trovato soluzioni migliori) mi è passato il timore reverenziale.
saluti
MM
In risposta al messaggio di Dario Galimberti inserito il 11 Dic 2007 - 12:55
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