.: Discussione: Un paradosso ciclistico

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 19 Dic 2007 - 14:19
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Caro Andrea,

io non volevo giustificare nessun tipo di infrazione, lungi da me. Volevo solo sottolineare il paradosso della situazione in quanto il motociclista non è stato oggetto di nessun tipo di pena amministrativa nonostante andasse a una velocità superiore a quella registrabile in un contesto ad alta densità pedonale, di tipo residenziale, come quella dove è accaduto il fatto. Questo elemento è stato rilevato, come scritto sul Corriere di Milano nella rubrica quotidiana "I diari della bicicletta", di ottima qualità e di forte spirito informativo, da diversi testimoni presenti, in primis la madre del bambino.

Vedi Andrea, penso che quello che tu dica sia più che giusto: occorre, sottoscrivo pienamente, rilanciare una progettualità di intervento che assicuri una ciorcolazione protetta e garantita per i cliclisti e i pedoni, aggiungerei, soggetti che in questo sistema di trasporto e di mobilità veicolare cittadina, sono i meno favoriti, anelli deboli di una catena che trova spesso questi stessi essere vittime di incidenti stradali nella cui maggioranza dei casi sono gli stessi automobilisti a essere colpevoli. Credo che non ci sia nessuna intenzione di giustificazionismo, ma credo che un sistema di regole debba essere fatto valere e debba essere osservato da tutte e da tutti, chiaramente informando, e in questo ambito i consigli di zona e i commissariati di vigilanza urbana possono diventare protagonisti e parti attrici nella realizzazione di assemblee aperte al pubblico di informazione e di conoscenza delle parti strutturali del C.d.S., perchè ci sia una consapevolezza, ergo responsabilizzazione, dei pedoni e dei ciclisti, ma, soprattutto, degli automobilisti nel rispetto del codice e nella prevenzione di incidenti spesso mortali e tragici. Penso anche, però, che occorra intervenire urbanisticamente, e subito, fuori da boutade o balon d'essay propagandistici di un assessore alla mobilità, quale Croci, affinchè ci sia uno sviluppo organico e un disegno uniforme e uniformante dello sviluppo delle piste ciclabili, come avvenuto già da diversi decenni, nelle città del nord Europa o in Olanda, dove un accurato servizio di Report testimoniava la sostenibilità della complessiva mobilità cittadina, dato dall'estendersi omogeneo ed equamente distribuito sul territorio municipale delle piste ciclabili.

Vedi, Andrea, credo che noi consiglieri dobbiamo diventare motori mobili per la realizzazione di una rivoluzione, mi sia permesso il termine che trovo essere in questo contesto efficace, nel campo della mobilità e dei trasporti a Milano: occorre ridisegnare la città e dare strumenti ed elementi per gli utenti della strada utili a garantire loro una responsabilizzazione e una consapevolezza generale circa le regole che riguardano il C.d.S., che è base di convivenza e di legalità, sono concorde con te, per la cittadinanza nel suo complesso, da quella della categoria autonomibilistica a quella della categoria ciclistica o pedonale.

Parlerei di "Vie Verdi", che sono una vera e propria rivoluzione culturale e della mobilità: culturale in quanto permette un rinnovato rapporto con il territorio, la sua storia, la sua dimensione, la sua identità, affinchè ci sia un rilancio delle relazioni umane e una mobilità sostenibile, ecologicamente compatibile, opportunità di scambi e di confronto civico e sociale. A Milano studi condotti da insigni urbanisti, ricordo il professor Boatti, hanno evidenziato che la realizzazione di questo progetto è possibile, compatibile, creando strade di questo calibro intercomunicanti le periferie con il centro e le periferie stesse reciprocamente, elemento, quest'ultimo, non evidenziato in uno sviluppo urbanistico pensato e architettato nella dimensione della costruzione di quartieri isole, spesso fonte di disagi sociali e di emarginazioni sociologiche di grave entità (ricordiamo i famosi quartieri dormitori?).

 Un caro saluto

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

In risposta al messaggio di Andrea Giorcelli inserito il 16 Dic 2007 - 17:42
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