:Info Utente:
:Info Messaggio:
Punteggio: 1
Num.Votanti: 1 Quanto condividi questo messaggio?
|
Inserito da Elisabetta Pellarin il 4 Gen 2006 - 18:24
accedi per inviare commenti
|
cara Fiorella, scrivi:" Esattamente come tutti i cittadini possono accedere ad un luogo (fisico) pubblico, mentre a casa propria ciascuno decide chi invitare, a chi dare retta e cosi’ via. " Poichè la "casa" in questo caso è lo spazio d'ascolto e dialogo dato agli elettori, senza i quali i candidati perdono di senso, esistendo loro solo in virtù di un esercizio democratico di quelli stessi, ritengo che dall'ospitalità, dall'apertura, dall'affabilità e dal livello di franca interazione offerto per l'appunto agli ospiti più o meno di passaggio molto si possa capire su come evolverà il rapporto. Torno a dire, in generale, il mio attuale livello di delusione di fronte ai casi "Fo" e "Moratti (Letizia)". Infine, cara Fiorella, non ne farei un problema solo di tempo, ma anche di esercizio - e di maturità nell'applicarlo - appunto, di e-democracy, che non dovrebbe essere, a mio parere, esclusivamente gestita nell'ambito della scrittura - lettura on web. In RCM, mesi fa, avevo portato ad esempio il sistema delle videoconferenze, che io credo fecondo di sviluppi: ne avevo parlato anche a consiglieri di cemtrosinistra a Palazzo Marino, che ne erano (dell'idea) rimasti entusiasti. Che cosa potrebbe essere, in futuro, poter comunicare...e...dover comunicare anche via web non solo 1 a 1, ma anche 1 e più a molti. L'esercizio del confronto con i cittadini verrebbe moltiplicato ed esaltato in senso della trasparenza e del riscontro obbiettivo che ogni amministratore serio e vero dovrebbe avere.
elisabetta pellarin
|
|
In risposta al messaggio di
Fiorella De Cindio inserito il 4 Gen 2006 - 17:21
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
|
|