.: Discussione: Solidarietà e sicurezza

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Maurizio Rotaris

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Inserito da Maurizio Rotaris il 18 Nov 2007 - 12:21
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Gli esempi che posso fare su come un'azione d'aiuto verso un disagiato, possa contribuire a migliorare la situazione anche dal punto di vista del cittadino sono moltissimi, ne faccio alcuni:

nel mio ufficio ho registrato anagraficamente circa 180 persone di nazionalità italiana: senza tale iscrizione non avrebbero alcun diritto, sociale, politico, sanitario, pensionistico, sarebbero insomma persone inesistenti, con tutto quello che ciò comporta in termini di diritti ed ovviamente anche di doveri.

nel corso degli anni abbiamo lavorato ad aprire dormitori e ad aumentare i posti letti di ricovero notturno: ciò contribuisce direttamente alla sicurezza poichè una persona che dorme in un luogo sicuro e protetto, non dorme in una macchina non sua, sul pianerottolo di casa d'altri, in cantine e solai, in negozi, edicole, sottoscala, treni, stazioni ecc. ecc.

anche quelli che possono apparire come interventi di "basso profilo" hanno una grande utilità
anche il solo fatto di dedicarsi agli aspetti igienici delle persone, l'aiutarli ed educarli a cambiarsi, lavarsi, curarsi, aver cura delle loro cose, non trascurare aspetti igienici che la vita di strada aggrava pesantemente, contribuisce a non aver in circolazione persone fortemente degradate e compromesse. Questi aspetti che possono risultare abbastanza normali per persone che hanno una casa o non soffrono di patologie, sono spesso invece fortemente trascurati da chi vive in condizioni abbandoniche. Riconquistare un volto "umano", a volte anche solo il radersi la barba può contribuire a migliorare l'autostima e la fiducia in sè.

l'aver lavorato ad incrementare il bacino d'utenza nei servizi specifici, facilitando i criteri d'accesso agli stessi (servizi per le dipendenze, di alcologia e psichiatrici ad esempio) ha certamente ridotto la massa di persone in attesa, contribuendo a far prendere in carico i pazienti presso i servizi di competenza

l'aver creato servizi ad hoc, soprattutto sul versante delle dipendenze, soprattutto servizi a bassa soglia d'accesso, dormitori, dropin e centri diurni ha ridotto la massa di persone sbandate in condizioni di dipendenza attiva e senza supporti.

Tutte queste azioni e molte altre (le unità mobili, gli operatori di strada, i centri come il nostro in centrale) hanno certamente contribuito a "togliere dalla strada" o a non far esistere la strada come unico riferimento e quindi hanno contribuito a migliorare la situazione generale.
Ciao e buona domenica
Maurizio



In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 17 Nov 2007 - 23:17
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