.: Discussione: Cosa succede alla zona 3?

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Marco Morandi

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Inserito da Marco Morandi il 28 Nov 2007 - 06:17
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La ringrazio per l'indicazione, provvedero' oltre a firmare a chiedere ai conoscenti della zona di fare altrettanto.

Vorrei precisare un paio di cose:

1- a mio modesto modo di vedere quando si fa una battaglia il modo migliore per perderla è insistere troppo su delle note di fantapolitica che (anche se fossero vere) difficilmente sono dimostrabili. Mentre è dimostrabile ad esempio che il tasto su cui batte gran parte del suo articolo è un po'  pericoloso: la Lombardia oggi ha meno "privato" (in termini percentuali) di molte regioni italiane come la Calabria, la Campania, la Sicilia e la leggendaria Emilia, la Lombardia si colloca a metà nelle regioni italiane, con meno provato di molte realtà regionali dalla leggendaria mala gestione (di destra e di sinistra) e di buona gestione (di destra e di sinistra).

2- Sempre a mio modesto modo di vedere il problema più che sanitario qui è di tipo urbanistico: scusi se insisto ma mi pare che una città armonica è quella con servizi distribuiti e non quella in cui si concentra un po' di tutto, anche cio' che non c'entra (dalla fiera al politecnico, passando dagli ospedali) in una sola zona, lasciando l'intera area est di Milano (una buona metà della città!) priva di presidi ospedalieri pubblici.

3- Ho partecipato alla conferenza di cui sopra, dove l'unica cosa rilevante (oltre alle fughe uno dopo l'altro dei relatori, con conclusione finale perchè si era fuori tempo per la sala) l'altra caratteristica mi sembra stata quella di una cosa già decisa e molto avanti, vista l'unanimismo incrollabile dei relatori.

In particolare mi saprebbe piaciuto riuscire ad avere la parola e chiedere al responsabile del besta che "ha bisogno di fare network" perchè non ha bisogno di farlo ora quando l'Istituto tumori ce l'ha lì. e perchè (se deve farlo) non può farlo col politecnico anzichè con i reparti che non c'entrano nulla con le neuroscienze, mentre la bioingegneria sì.

Avrei chiesto a tutti quanti cos'è questa schizofrenia per cui il Besta e l'IT debbano essere accorpati e tutto il resto scisso in due o in più (es. il politecnico che ha un po' di cose qui e un po' alla bicocca...). Infine se non tengono in conto la spesa dei soldi pubblici, per cui per passare da 230 letti a 250 letti dovendo costruire bretelle autostradali e vasche di laminazione per torrenti, mi pare che si rasenti il grottesco. E' evidente che se si vogliono espandere gli ospedali di posto ce n'è anche in zona salvaguardando la parte "buona" degli edifici esistenti (l'IT) che tra l'altro passerebbe da una superficie di circa 90.000 mq a 120.000, mica raddoppia, e questi spazi che si vanno a crreare sono privi di espansioni future.

Se lei avesse un'email dei signori che sono intervenuti spero mi farà la cortesia di indicarmela, in modo che possa stendere una breve riflessione da mettere nero su bianco e magari da far pervenire (oltre che a loro) ai quotidiani.

La ringrazio per la sua collaborazione, molto preziosa, e spero mi farà sapere se (come promesso dai relatori in fuga anche loro come l'IT e il besta) vi saranno altri incontri.
Grazie
MM



In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 27 Nov 2007 - 10:01
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