Prima di esternare la soddisfazione per lo sgombero del campo rom, premetto che ho qualche dubbio sui numeri: leggo di una sessantina di persone, ma nel campo in tutto ce n'erano 800! Spero che i 60 fossero i rimasti dopo gli ultimi sgomberi, stasera quando rientro potrò constatare.
Per il resto non posso nascondere la mia soddisfazione. Certo, non mi lascia insensibile il tema di donne e bambini che girovagano per Milano andando in via Porretta, poi in Triboniano (dove un articolo di qualche giorno fa raccontava che alcuni romeni fanno sfilare nude ragazze appena arrivate e scelgono le migliori per venderle agli albanesi, che le pagano molto bene, per destinarle alla prostituzione...) e poi chissà dove, ma alla fine rimando al discorso delle priorità del mio messaggio di ieri. In una frase: bisogna tornare a rendere PIACEVOLMENTE vivibili i quartieri e la città intera.
Oltre alla notizia dei rom che in Bovisa avrebbero inseguito due ragazze per una tentata violenza sessuale, altro esempio dalla cronaca di oggi: due marocchini clandestini con diversi precedenti penali (testuali parole della notizia sul magazine on-line della provincia di Milano) hanno tentato di stuprare una donna ucraina sulla linea 82. Ora ditemi se da oggi arrivando in stazione qualcuno prenderebbe a cuor leggero l'82 per rientrare a casa in Bovisa. Meglio un taxi! E' questo che intendo quando parlo di vivibilità. E voglio sottolineare un concetto: qui non è questione di extracomunitari, ma di CLANDESTINI CON DIVERSI PRECEDENTI PENALI. Ma mi chiedo: si può sapere come questi due stavano ancora in Italia??? Chi non rispetta la legalità non deve infestare la nostra città e i nostri quartieri.
Ultima considerazione: se, come sembra, il campo rom in Bovisa è stato sgomberato, spero che l'amministrazione sia altrettanto solerte nel far sì che chi di competenza (privati o no) proceda alla bonifica di queste aree (e non solo quella dove prima c'era il campo, ma anche le altre se necessario). Magari in questo modo si da' una spinta e magari si sollecita chi ha progetti in loco per costruire un supermercato, un centro commerciale o altro. Se poi si volesse esagerare, se una di queste aree fosse dedicata a verde, magari con un parco giochi per bambini, allora sì che si potrebbe iniziare a parlare di vivibilità del quartiere!