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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 28 Mar 2008 - 21:50
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Dal sito Web del Comune di Milano:

Zona Bovisasca

Liberati altri 2000 metri quadrati

Abbattute 15 baracche e allontanate 30 persone. Proseguono le operazioni per mettere in sicurezza l'area e consentirne la bonifica

Blitz questa mattina in zona Bovisasca dove 25 agenti della Polizia Locale (Nucleo Problemi del Territorio e Comando di Zona 9) e 30 agenti della Polizia di Stato sono intervenuti. Quindici le baracche abbattute dal Nuir (Nucleo intervento rapido del Comune) e altri 2000 metri quadrati dell’area liberati. Trenta le persone allontanate e 100 quelle controllate. Cinque gli accompagnamenti in Questura (4 ragazze e un uomo) per mancanza di documenti.

"Il blitz alla Bovisasca, che ha portato all’abbattimento di altre baracche, è la riprova che si sta attuando quanto stabilito dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica lo scorso 27 febbraio. E sono un preciso segnale che da lì i rom se ne devono andare. Ma alla gradualità deve essere associata la tempistica: ovvero le operazioni devono proseguire con scadenze certe e ravvicinate”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.

“Oltre alle forze dell’ordine – aggiunge De Corato – mi sento di ringraziare in particolare due donne della Polizia Locale: il commissario capo Nicoletta Cappellini e il commissario aggiunto Liliana Mauri che insieme con il commissario aggiunto Marco Vimercati coordinano le operazioni. Da ieri sera, inoltre, volanti dei vigili pattugliano la zona garantendo che l’area liberata non venga rioccupata”.

“A conferma della necessità di arrivare in tempi rapidi allo sgombero dell’area – sottolinea ancora il vice Sindaco – ci sono due precise richieste indirizzate al Comune di Milano: dell’Arpa, a seguito di un sopralluogo del 20 novembre 2007 e dell’Asl, con tre proposte di ordinanza contingibile e urgente emesse il 3 dicembre 2007 e il 3 e 5 marzo scorso. Inviti che arrivano da autorità sanitarie e indirizzate alla massima autorità sanitaria cittadina, ovvero il sindaco. E per maggiore chiarezza della situazione ho anche chiesto al direttore generale dell’Asl città di Milano Maria Cristina Cantù un carotaggio dell’area per misurare la quantità di arsenico presente nel sottosuolo”.

“Non ci interessa la spettacolarizzazione – conclude De Corato –, ma che si faccia quanto dovuto. E se ciò non accadrà, ognuno ne risponderà secondo le proprie responsabilità”.

(28/03/2008)
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 28 Mar 2008 - 08:45
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