.: Discussione: Allarme urbanizzazione selvaggia e non vincolata

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 30 Ott 2007 - 15:28
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Cara Germana,

la voglia di abbandonare tutto penso sia una costante in noi quando vediamo di essere impotenti dinnanzi alle scelte che riguardano il nostro territorio. Mi rifaccio a un'etimologia terminologica che credo sia alquanto fodnamentale per inquadrare le finalità progettuali a cui un'amministrazione è preposta: parlo di comune come derivazione dal latino di munus, dono, e cum, ossia comune, patrimonio di tutte e di tutti. A Milano sembra che questo patrimonio divenga sempre di più esclusività di alcune persone, di alcune soggettività commerciali, edificatrici soprattutto. Giustamente evidenzi l'utilità del mio invito: è quello che vorrei si potesse fare, creando stimoli e risorse partecipate di cittadine e cittadini che insieme costruiscono argini per fronteggiare certe prospettive, come confermate nella riforma del regolamento edilizio, per cui le DIA e le SUPERDIA, ossia interventi di modifiche volumetriche di edifici esistenti oppure edificandi, non debbano più passare neppure per le istanze consiliari e le commissioni del Comune.

Tu, giustamente, chiedi: dai consigli di zona qualcosa può avvenire?Io penso di si, a forza di: - ordini del giorno che rivendichino la potestà di decidere a riguardo di interventi edilizi; - assemblee di commissione il più possibile partrecipate e indirizzate ai residenti; - la costruzione di uffici tecnici più pronti e maggiormente efficenti; - la contrarietà a progetti invasivi di stampo sempre edilizio, da affermare nelle relazioni che i consigli esprimono riguardo a progetti specifici, eludendo il tragico scorrere dei tempi che apporta al famoso silenzio/assenso.

Grazie per le indicazioni e soprattutto per l'interesse: insieme e così possiamo creare le condizioni di un cambiamento a riguardo.

 

Un caro saluto

Alessandro 

In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 28 Ott 2007 - 15:16
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