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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 1 Ottobre, 2007 - 11:28

Occorre una battaglia per spazi liberi di comunicazione civica

Care e cari,
ho presentato in Consiglio di Zona nell'ultima riunione di giovedì 27 settembre, un'interrogazione in merito alla richiesta ai Settori competenti, Demanio e Arredo Urbano e Aree Cittadine, di avere
maggiori informazioni circa la sussistenza di un progetto che possa risolvere un problema che ritengo essere assolutamente grave per la democrazia nella città: l'assenza di spazi pubblici, dalle fioriere alle bacheche, dove poter affiggere comunicazioni sociali e civiche, politiche e culturali, da parte di associazioni, comitati, fondazioni, partiti, oggi angariati da pene pecuniarie di alta entità nel caso di affissioni fuori dagli spazi consentiti dalla normativa. Spazi, questi, oggi inesistenti. Il problema trova una mobilitazione ampia da parte di organizzazioni di varia tipologia e genere, riuniti in un gruppo di lavoro cittadino in cui si stanno delineando le prossime iniziative in merito, sia a livello istituzionale, interrogazioni e mozioni da definirsi in merito nelle sedi consiliari comunale e circoscrizionali, sia a livello di mobilitazione sociale, di divulgazione tramite stampa della vertenza che stiamo definendo.
Io credo che questa situazione sia intollerabile dal punto di vista costituzionale, la nostra Carta sancisce il diritto di libera espressione del pensiero, sia dal punto di vista del pluralismo
dell'informazione e della comunicazione politica, dato che solo chi ha i soldi e i fondi, vedi i partiti del centrodestra, possono permettersi inserzioni pubblicitarie di grandi dimensioni in luoghi
visibili. Io credo che, come dice l'architetto Boatti, a Milano vi sia una sovrabbondante presenza di affissioni pubblicitarie che imperano e che tolgono spazi utili e idonei per la comunicazione
sociale e politica, civica, non lucrativa e non fatta a scopi commerciali e di profitto. Pongo in sezione "documenti" il testo dell'interrogazione da me fatta in consiglio di zona, a cui seguirà
una mozione se dai settori competenti non ci saranno risposte. Penso che su un tema di tale urgenza si debba prevedere forme e modi di mobilitazione: una mobilitazione per sancire normativamente a livello comunale, oggi in totale assenza di un effettivo riconoscimento, il diritto di libertà di espressione del pensiero, privando e arginando le realtà più potenti economicamente di poter prevalere nella comunicazione rispetto a quelle più deboli ma importanti e fondamentali per l'azione di aggregazione sociale, civica e politica. Penso, infine, che il diritto alla libera informazione valga anche in senso contrario, in nome della trasparenza amministrativa: dal Comune e dai consigli di zona verso la cittadinanza. In diversi contesti comunali la
trasparenza dell'informazione pubblica garantisce luoghi visibili e pubblici dove vengono affisse comunicazioni inerenti l'attività consiliare e istituzionale, finanziamenti per attività e,
soprattutto, il bilancio delle attività in senso anche economico, sia nella fase di elaborazione, sia in quella di approvazione. A Milano tutto rimane nascosto in merito. Occorre, per avvicinare la
cittadinanza alle istituzioni, dare rilievo anche a questa particolare problematica.
Questo percorso istituzionale trova già una buona attenzione da parte di alcuni consiglieri de L'Unione: pensare di attivarsi anche su questo fronte per cercare forme e modi che possano essere condivisi in modo più ampio, quindi con testi che possano trovare un appoggio da parte di alcuni settori della maggioranza, delle maggioranze di centrodestra esistenti nei vari contesti, tranne in zona 9 dove il centrosinistra governa, e in cui non ci saranno problemi politici di sorta. Credo che l'urgenza della problematica non possa trovare forme dilatorie nei tempi e nei modi, dato che esiste l'esigenza di libera espressione del pensiero, che è sancita dalla Costituzione, ma anche dalla Carta dei Diritti dell'Uomo dell'ONU. Non si può impostare una battaglia istituzionale ideologica, che possa trovare avversione da parte delle componenti della maggioranza: vorrei che su questo tema, come cercherò di fare in consiglio di zona 4, ci sia la possibilità di trovare la convergenza in quanto voglio portare a casa un risultato politico che sancisca definitivamente la valorizzazione e il reperimento di spazi pubblici nuovi per dare e garantire libertà di espressione del pensiero.

Un cordiale saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano