.: Discussione: Limitazioni al traffico veicolare privato

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 12 Dic 2006 - 10:54
accedi per inviare commenti
da ViviMilano - Il caso del giorno




Politiche coraggiose antismog. Siamo fermi da vent'anni


Caro Schiavi, sono una delle tante vittime dell'aria avvelenata di Milano, uno di quelli che vorrebbero veder circolare meno auto e respirare meglio. Per questo ho molto apprezzato il sindaco Moratti quando ha detto che, con il ticket d'ingresso per limitare il traffico, voleva difendere la nostra salute. Già dire questo mi sembra coraggioso. Non condivido alcune delle riserve che lei ha espresso in questa pagina, perché mi sembra che dopotutto avremmo fatto soltanto quello che Londra, con un sindaco di sinistra, ha fatto ed ha funzionato. Lei pensa che con questo smog potremo andare avanti così ancora per molto?


Alberto C.



Caro Alberto, il traffico dei mezzi privati è il principale nemico della vita urbana, su questo siamo ormai tutti d'accordo. La mancanza di coraggio della classe politica ambrosiana nelle politiche sulla viabilità però è evidente, e anche su questo si dovrebbe essere tutti d'accordo. Per andare a ripescare qualcosa di strategico nella battaglia contro traffico e smog bisogna riandare alle giunte Tognoli e alla chiusura del centro storico, all'idea della città policentrica collegata da ferrovie e metropolitane leggere per un raggio di quaranta chilometri, al Passante e alla linea 3. C'era anche chi rubava, e su questo siamo meno d'accordo. Ma da allora Milano ha solo balbettato, pasticciato, temporeggiato e rimandato ogni decisione, lasciando senza alternative anche chi avrebbe fatto volentieri a meno dell'auto per recarsi al lavoro. I poteri speciali sul traffico chiesti e ottenuti dal sindaco Albertini sono serviti soltanto a dare il via libera al piano parcheggi, uno sventramento esagerato che solo in parte favorisce i residenti: i parcheggi sono fatti per le auto che entrano in città, e rendono bene per questo. Quando si propone il ticket per fermare le auto e si costruiscono posti macchina sotterranei ovunque o si progetta un tunnel sotto ai Bastioni (legittimo, e anche suggestivo) si è in palese contraddizione. Se si fermano le auto, bisogna evitare che vengano in centro. Dire questo ad un esperto che stimiamo e che conosce il problema, come l'assessore Croci, è superfluo. Se si segue il modello Londra, le regole devono essere le stesse. Ma se l'obiettivo è quello di far scorrere meglio il traffico e garantire il parcheggio in centro, il modello Londra non c'entra. Londra chiude alle auto, riprogetta il centro pedonale, investe e reinveste nel potenziamento dei mezzi pubblici. Da noi in caso di ticket d'ingresso la metropolitana non è in grado di far fronte all'aumento di passeggeri: è già satura. Ecco le contraddizioni, caro Alberto. Meriterebbero una pièce di Dario Fo, che su traffico e smog la pensa come il sindaco di Londra e non è mai stato preso in seria considerazione. Noi non siamo per i veti incrociati che bloccano ogni decisione. E ci piace un sindaco che ha il coraggio di dire: voglio tutelare la salute dei cittadini. Evviva. Ma serve anche una strategia. Sull'ultima domanda, avanti di questo passo, fra poco il blocco alle auto non lo deciderà il ticket, ma il prefetto. Per motivi di salute pubblica: i superamenti delle soglie d'allarme stanno diventando troppi.


di Giangiacomo Schiavi

In risposta al messaggio di Paolo Ramella inserito il 20 Dic 2005 - 10:59
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]