Da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/12_Dicembre/31/camper_corriere.shtml

«Noi cittadini vogliamo contare di più»

Abusivi, spaccio. «Più progetti in periferia»

Il camper del Corriere ha compiuto 14 tappe, fotografando una Milano tra disagio e voglia di rilancio, tra malessere ed eccellenza

Cartoline dal camper: è cambiato qualcosa dopo il viaggio del Corriere nei quartieri fragili di Milano? Per i cittadini dell'ultima fila che si sentono isolati dalla politica, no. Non è cambiato niente. A Ponte Lambro il presidente di MilanoSport Cesare Cadeo aveva promesso un campo di calcio: però si è dimesso. In via Paolo Sarpi il sindaco aveva annunciato fermezza contro l'illegalità e il mercato all'ingrosso dei cinesi: ma non si è vista. Nel quartiere Isola la polizia doveva contrastare il traffico di droga: lo spaccio è attivo come prima. In via Cavezzali, zona Padova, una palazzina continua ad essere senza luce e i bambini si riscaldano con le stufette: nessuno interviene.

A Quarto Oggiaro una scuola continua ad essere pericolante: maestre e consiglio di zona rilanciano l'allarme. A Calvairate nessuno pensa alla biblioteca; al Gratosoglio manca una risposta sul campo nomadi; e piazza Gabrio Rosa, al Corvetto, continua ad essere poco illuminata e pericolosa dopo le 20 di sera. Silenzio anche sui box che stanno devastando Milano, e sui ritardi delle ditte che rivedono in continuazione i prezzi con il tacito assenso del Comune che sembra lavarsene le mani. È sbagliato, però, pensare a un disimpegno, come questo primo check up potrebbe far credere. È vero che questi, per il Comune, sono i giorni caldi dell'Ecopass, e fra poco si deciderà la sorte di Milano nel ballottaggio con Smirne per l'Expo 2015: Letizia Moratti si gioca il futuro in due mosse. Ma il messaggio del camper, sulla necessità di ascoltare di più i cittadini, è stato intercettato.

L'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli, ha affittato un camper che ripete lo stesso itinerario del Corriere: chiede opinioni agli abitanti delle periferie sul nuovo piano territoriale, una novità assoluta per Palazzo Marino. Gira nei quartieri anche un camper della lista Moratti: vuol dire che il test può essere utile. Il disagio espresso dai cittadini sulla sicurezza richiama gli amministratori a rivedere le politiche del passato sul decentramento e mette in primo piano il problema del controllo del territorio: vigile e poliziotto di quartiere sarebbero un bel segnale se fossero davvero visibili, una presenza attiva nelle zone a rischio. Ci scrivono dai quartieri. Che cosa sta succedendo in via Calvino, è vero che il nuovo centro di accoglienza sarà il più grande d'Europa? E quanti dei vecchi negozi resisteranno alla trasformazione di corso Como e corso Garibaldi?

Case Aler, degrado, abusivi: chi controlla i lavori di manutenzione appaltati a ditte esterne? Polo Bicocca: perché il Comune non mantiene gli impegni presi? Non si può chiedere in un colpo solo la soluzione di problemi cronicizzati nel tempo. Ma una fontana che non funziona, una pista ciclabile interrotta o una discarica abusiva, sono questioni risolvibili con poco. Basterebbe un po' di attenzione, uno sforzo di sensibilità. Per evitare una secessione cittadina tra centro e periferie bisogna ricreare un clima di fiducia, dicono i comitati che nascono e si organizzano ovunque. L'inventario del camper non è un atto d'accusa, ma un richiesta di collaborazione fra cittadini e istituzioni: per migliorare Milano.

Giangiacomo Schiavi
31 dicembre 2007

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