.: Discussione: Legalità per l'inclusione e i diritti

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 20 Feb 2010 - 17:44
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Ciò che è accaduto in via Padova e ciò che è via Padova è stato oggetto di dibattito durante una lezione di italiano per stranieri: ecco le riflessioni dell'insegnante, Paolo Rausa.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
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La lezione di italiano per stranieri del 18 febbraio a Rogoredo fra grammatica e vita vissuta

Care/ tutte/i,

la lezione di ieri non poteva che iniziare con una riflessione sui gravi fatti di via Padova (l'uccisione del giovanissimo Ahmed e la violenza che ne è seguita), che hanno sconvolto la città.
Come se non si sapesse che le nostre periferie ed i paesi dell'hinterland di Milano - io abito a San Giuliano Milanese - sono ormai lasciati alla "libera" soluzione dei problemi: dal lavoro, o meglio della sua mancanza, alla ricerca di un'abitazione decente, agli affitti molto onerosi e alla conseguente coabitazione forzata, ai luoghi di ritrovo, qualche bar, le panchine, un internet point frequentati da ragazzi esclusivamente della stessa etnìa, alle bevute consolatorie e per finire alle ubriacature liberatorie. Naturalmente tralascio il peggio e l'illegalità.
Abbiamo cercato ieri sera di parlare di questo nell'italiano stentato degli studenti, con la mia difficoltà di farmi capire, sforzandomi di ripetere i concetti e cambiando ogni volti i vocaboli usati, scegliendo quelli più comuni... Ho chiesto di iniziare con un minuto di silenzio in ricordo di Ahmed. E' stato molto apprezzato questo minimo gesto di rispetto e di solidarietà. Un inizio di screzio è nato quando uno studente sudamericano ha zittito un ragazzo egiziano, ma le mie scuse porte al suo posto hanno riportato al centro della discussione il vero problema: il disagio sociale - altro che integrazione! -, che si vive in luoghi dove magmaticamente i problemi si sovrappongono e non trova la ben che minima sponda da parte delle istituzioni.
Come si può innestare una lezione di italiano per stranieri, di cultura generale su questi fatti? Intanto a partire dalla comprensione dei termini: l'idea di confine, di frontiera e di margine, inteso non solo come limite ma in senso figurato come estremità sociale, quasi al limite della legalità degli abitanti e dell'interesse delle istituzioni, che sfocia nel disagio violento. Ahmed era un giovane (19 anni) che amava la vita e la libertà dalle costrizioni e dalle religioni.
Il ritratto che ne hanno fatto i giornali è stato di grande effetto, perché ha rimarcato nell'uso dell'orecchino e nei litigi con lo zio, l'unico parente a Milano mentre il resto della famiglia vive in Egitto, la sua voglia di vivere senza condizionamenti la vita dei giovani suoi pari, senza barriere di razze e di religioni: è questo che ho imparato durante la lezione di ieri sera.
E' forse questa la vera lezione di integrazione possibile, per quanto finita tragicamente. Ma avremo modo di riparlarne...
A presto, Paolo Rausa.

In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 18 Feb 2010 - 11:59
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