Da milano.corriere.it:

La protesta del comitato dei cittadini. Assemblea pubblica e manifestazioni di protesta

Diffida alla Moratti: stop a nuovi locali

Movida in Corso Sempione, i residenti:«Situazione fuori controllo per rumore e sicurezza»

MILANO - «Subito una moratoria all’apertura di nuovi locali notturni». Guerra alla movida, siamo all’ultimo atto: il Comitato ProArcoSempione ha presentato una nuova diffida nei confronti di Letizia Moratti e del suo assessore al Commercio, Giovanni Terzi. Sono gli stessi cittadini— residenti in un nodo centrale delle notti del divertimento — che nel 2009 hanno denunciato il sindaco e fatto scattare l’indagine per omissione di atti d’ufficio, su rumori e degrado, condotta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Il comitato, adesso, aggiunge un capitolo al fascicolo dell’accusa. E lo fa, non a caso, alla vigilia dell’inaugurazione di un discobar da mille metri quadrati in via Sempione 6: birre e drink al posto dell’abbigliamento. Nella diffida, il Comitato ricorda al Comune che la liberalizzazione introdotta della legge Bersani «non può essere una scusa» per non agire. Ci sono, o ci sarebbero, altri strumenti per «tutelare» il quartiere: dalla valutazione dei fattori ambientali (legge del 2003 su traffico e inquinamento acustico), alle certificazioni sui parcheggi e le previsioni d’impatto sui rumori (legge del 2008), all’obiettivo di salvaguardia delle aree di interesse storico e archeologico (norma del 2003). Più che strumenti, sono ostacoli. Perché il business della movida, qui, non conosce stagioni: un locale è spuntato il 2 marzo e di «prossime aperture» si parla in Sempione 7 (panetteria notturna nell’ex lavanderia) e in via Cagnola (un bar). I residenti, «esasperati e insonni», chiedono «un freno alla proliferazione» dei locali: «La situazione è fuori controllo dal punto di vista del rumore e della sicurezza». Stasera, ore 20.45, c’è un’assemblea pubblica all’oratorio di via Piermarini: all’ordine del giorno, oltre alla diffida, la proposta di una manifestazione di protesta.

Armando Stella
10 marzo 2010