.: Discussione: ROM in Zona 6

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Fabrizio Pallotta

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Inserito da Fabrizio Pallotta il 24 Set 2007 - 11:31
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Anzitutto, non ne facciamo una questione politico-ideologica, ma ragioniamo da cittadini
e, soprattutto, parliamo da e tra cittadini.

Non se ne può più.... Semplicemente, non se ne può più. Stamattina in Piazza Napoli l’ennesimo episodio: due zingare puliscono i fari di un auto, guarda caso guidata da una signora e non da un energumeno di cento chili incazzato, e quando lei rifiuta di dar loro dei soldi questi la insultano sia verbalmente che gestualmente.
Ogni mattina passo da Piazza Bolivar e da Piazza Napoli per andare e tornare dal lavoro e puntualmente, ogni mattina, c’è n’è uno (spesso diverso dal precedente (ma quanti sono???)), che mi lava il vetro (nonostante il mio rifiuto), pretendendo soldi (e spesso non si accontentano di pochi centesimi ma pretendono dall’euro in su), e reagendo come sopra descritto al mio rifiuto di sborsare. Moltiplicate tale episodio per non so quanti semafori in tutta Milano ed ecco uno dei principali malcontenti cittadini.
Non voglio dilungarmi nel descrivere i miei pensieri perchè qui, in qualità di cittadino, pretendo da voi risposte, in qualità di miei rappresentanti:
1.      Perchè polizia e vigili urbani non organizzano retate per controllare le loro identità o, almeno, per rendergli la vita impossibile? Fargli perder tempo e portarli via in caso di assenza di documenti o per accertamenti avrebbe una notevole ricaduta sulle loro entrate. Non mi dite che viene già fatto perchè in 35 anni di residenza in Bolivar, non l’ho mai visto fare con nessun immigrato o rom che sia. E se non viene fatto per motivi di costi e risorse, non ci credo. Basti pensare ai soldi che il Comune incamera con le multe derivate dai “posti di blocco notturni” quali, ad esempio, Piazzale Brescia e Via Troya, giusto per citare un paio di entrate sicure del Comune.
2.      Perchè è stata abolita la legge contro l’accattonaggio? Vorrei sapere se c’è qualcuno di Voi che fa o ha mai fatto pressione per ripristinarla. Ti servono dei soldi? Lavora. Sei menomato fisicamente? Ti si aiuta in tutti i modi possibili, magari trovandoti un lavoro di concetto. Altrimenti, arrivederci e grazie. Devono guadagnarseli i soldi e magari pagare le tasse, anzichè andare a sbafo sui mezzi pubblici o sfruttando la sanità.
3.      Chi ha stabilito, in nome dei milanesi e, più ampiamente, per gli italiani, che i CITTADINI debbano forzatamente sopportare i rom? Chi, a Milano, ha parlato in vece della gente creando una situazione che la gente stessa non vuole. Ma parlate mai con i cittadini della vostra Zona? Parlate mai con coloro che condividono le vostre strade, il vostro palazzo, i vostri mezzi pubblici? Perchè non istituite un bel referendum per sapere cosa pensa e cosa vuole la gente? Che paura c’è? Ci sono sotto troppi interessi? A chi torna comodo che questa gente stia per le strade? Chi viene ricattato o comprato? Perchè non posso credere che siano persone che invitereste a cena a casa Vostra, che Vi piacciano o che identificate con l’idea di cittadino milanese o di potenziale amico di famiglia.
4.      Qual’è il progetto per evitare che queste persone circolino per le strade di Milano, portando sporcizia, malcontento, microcriminalità e frustrazione? Si, Signori, frustrazione; perchè vi garantisco che essere insultato pesantemente da un rom sapendo che reagendo sarei io, cittadino, a dover pagare e sapendo che le istituzioni tutelano più lui di me o, meglio, puniscono più me di lui, è demoralizzante, frustrante e crea astio e rancore più verso polizia, vigili e politici, che non verso il rom stesso. Non stupiamoci se nelle spiagge la gente carica i vigili a difesa dei marocchini che vendono abusivamente. Le forze dell’ordine in quei momenti rappresentano le istituzioni e quei pugni, quegli insulti, quei calci, sarebbero volentieri dati a oltranza a gente come Berlusconi e Prodi, i visconti dimezzati di un Italia che cerca di sopravvivergli.
Nove rom su dieci sono ladri parassiti impuniti, non raccontiamocela, non facciamo gli ipocriti. Non sono immigrati sfortunati, ma gente che fa dell’accattonaggio selvaggio e del furto il loro stile di vita. E chi fa il benpensante, il buonista a tutti i costi è falso e ipocrita e lontano dalla realtà, fatta non di ideali ma di fatti, di quotidianità, di leggi e di senso civico. So che questo discorso sembra vestito di estremismo ma è, in realtà, figlio di una pazienza persa da tempo, nonchè sfogo di una persona che vorrebbe, forse utopisticamente, veder cambiare in meglio le cose, vedere più ordine, più rispetto.
Tre settimane fa in Piazza del Rosario, ho assistito a un incidente fra due auto, una BMW gialla targata Francia (siffatta di solito la usano solo immigrati e rom, quindi la polizia, che sicuramente l’avrà incrociata più volte, avrebbe potuto fermarla per controlli), guidata da rom o immigrati, e una Nissan con alla guida un diciottenne italiano. La BMW proveniva, a velocità sostenuta, dalla corsia riservata al tram, e ha centrato in pieno il muso della Nissan, che, a ragione, affrontava la rotonda, per poi scappare a tutto gas.
I vigili hanno detto che sarà praticamente impossibile rintracciarli e che le impronte digitali nell’auto non verranno rilevate da nessuno. Voi al posto del ragazzo cosa pensereste e cosa vorreste fare? E cosa sarebbe successo se fosse capitato al figlio di un senatore o di un deputato? Che in due giorni avremmo avuto la legge? Oppure servono un po’ di morti, un po’ come è accaduto per la guida in stato di ebbrezza? E’ così che funziona? Prima che il limite venga oltrepassato non si deve far nulla?
Personalmente, pretenderei una banca dati delle impronte digitali che utilizzerei per confrontarle con quelle rinvenute nell’auto (lasciate perdere la Bossi-Fini o allusioni politiche, il mio è puro ragionamento da cittadino). Purtroppo la mollezza, il lassismo, l’impotenza (???), delle forze dell’ordine e delle istituzioni, non lo hanno ancora permesso. Però mi chiedo perchè io, cittadino italiano, sia registrato ovunque e DEBBA essere sempre riconoscibile, pena il carcere in certi casi, mentre un rom no. Perchè si consente a certa gente di non avere né nome né indirizzo, né volto, né identità? Non hai un nome? Bene, lo Stato Italiano (o la Città di Milano), te ne fornisce uno, associandolo alle tue impronte digitali. Invece no. Chi potrebbe si perde in diatribe di bassa lega (vedere le ultime uscite anacronistiche e vaneggianti di Bossi (seppur con un briciolo di verità se contestualizzate)), in giochini politici più o meno grandi, in fusioni di banche, in argomenti che sfuggono all’interesse e alla vita reale della maggior parte dei cittadini. Ma chissenefrega di Milano capitale se poi Milano non è vivibile, non appartiene ai suoi cittadini. Ridateci l’identità, l’orgoglio di appartenenza!
Perfino la Grecia, sicuramente più arretrata di noi in molti campi, ha avuto le palle per respingerli, così come fece l’Australia qualche anno fa. Perchè noi no? Cosa c’è sotto?
E Voi consiglieri di Zona 6, Voi cosa intendete fare? Cosa proponete? Cosa volete cambiare?
Dateci la Linea 4, almeno per quella lottate senza i ridicoli interessi di partito di cui la gente è stufa. Non capite che la gente è stanca di destra e di sinistra, di comunisti e di fascisti, di definizioni vecchie e fuori luogo? Sono stufo di esssere obbligato a voltarmi indietro per credere che esista solo il passato. La Guerra c’è stata, il Fascismo e il Comunismo sono entrambi morti. Guardiamo a vanti e pensiamo al Partito del Futuro, basato su laicità, intelligenza, senso civico. Voglio gente asettica, quasi a-partitica, intelligente, onesta e SERIA più che idealista. L’idealismo è un po’ come la droga, fa vedere scenari irreali. Può servire da stimolo e da guida, ma annebbia. Viviamo di realtà, giorno per giorno e creando progetti che guardano avanti e non indietro di 60 anni.
Mussolini è morto, Lenin è morto, Moro è morto. Dovrebbe esser detto alle televisioni che continuano a parlarne come se tutto fosse successo ieri. Anche mio padre è morto, ma non guardo l’album di famiglia ogni giorno. Morto vuol dire finito, inesistente. La mia vita invece continua e i problemi restano e non sarà Moro a risolvermeli, ma Voi, Signori, Voi.
Cordiali saluti,
Fabrizio Pallotta.