.: Discussione: P.zza Bacone: un altro parcheggio inutile e dannoso!

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 28 Set 2007 - 18:39
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Ieri, 27 settembre 2007, si è riunito il Consiglio di Zona 3 per esprimere il proprio parere sulla realizzazione di box sotterranei in piazzale Bacone.


Erano presenti molti cittadini degli oltre 700 del Comitato Bacone, contrari al progetto presentato in Zona 3.
Era presente anche il TG3, ma il Presidente, Pietro Viola, non ha autorizzato le riprese.

La maggioranza di centro destra, nonostante i casi emblematici e vergognosi di via Ampere e via Bazzini, ha per l’ennesima volta dimostrato la propria incapacità di imparare dai propri errori (o quantomeno dalla propria “inesperienza”) e di svolgere un ruolo attivo e propositivo nei confronti della sua stessa maggioranza in Comune.

Il voto è stato il seguente:

  • 17 consiglieri a favore: Forza Italia, A.N. e UDC;
  • 12 consiglieri contrari: Ulivo per il Partito Democratico, Prc, Verdi, Lista Ferrante, Lista Fo e Gruppo misto;
  • 1 astenuto (Lega).
I cittadini e le cittadine intervenuti prima dell'inizio della seduta e numerosi consiglieri dell'opposizione di centro-sinistra hanno cercato in tutti i modi di far capire alla maggioranza di centro-destra  che è ora di smetterla di aprire in Milano cantieri che procurano disagi e danni a tutti e vantaggi a pochi (un box in una parte semi centrale di Milano al costo medio di € 24.800).

E’ ora che i cantieri vengano realizzati con le più moderne tecniche costruttive (v. ad es. il sistema bottom-up, ossia “dal basso verso l’alto”, tecnica che ridurrebbe le dimensioni della voragine “a cielo aperto” di 22 metri di profondità, per 6 piani di box, soprattutto in prossimità del campo giochi e del magnifico acero monumentale all’interno dell’area cani) e non più con il sistema dei “tiranti”, che è senz’altro il più economico (a vantaggio dei prenotatari dei box), ma viola la proprietà altrui e non viene più adottato negli altri paesi più all'avanguardia di noi milanesi da almeno una decina d’anni!

E’ ora che vengano salvaguardati i vincoli ambientali dal Settore Parchi e Giardini del Comune di Milano: in Piazza Bacone sussiste questo vincolo e l’acero monumentale (che qualcuno asserisce –guarda caso!- che sia “malato”) potrebbe essere salvato, analogamente a quanto già fatto in via Mascagni almeno 5 anni fa, se solo si adottassero tecniche meno rozze e invasive del semplice scavo a cielo aperto.


E’ ora
di salvaguardare le proprietà e la qualità della vita dei residenti (quelle moderne tecniche, infatti, non solo non procurano le crepe e i danni che sono riscontrabili negli edifici di via Ampere e di via Ozanam, ma  riducono sensibilmente la quantità di polvere e di rumore).


E’ ora
che il Comune pretenda progetti più moderni e più rispettosi delle esigenze di sicurezza in modo da conciliare le aspettative dei prenotatari dei box con i diritti dei cittadini che lì risiedono e polizze assicurative CAR (contractor all risks) idonee a coprire i danni (mentre la convenzione tipo del 2004 prevede un massimale di €500.000 per evento e idanni ad un immobile di via Ampere è già di oltre €800.000).


E’ ora
che i costi di queste opere siano effettivamente sostenuti dai concessionari -e quindi dai prenotatari dei box- e non siano esternalizzati (o, in termine più volgare, "scaricati") sulla collettività, a rischio della sicurezza, in spregio ai vincoli ambientali, a danno degli immobili intorno al cantiere: CHI VUOLE I BOX DEVE SOSTENERE TUTTI I COSTI NECESSARI PER OPERARE NEL RISPETTO DEI VINCOLI AMBIENTALI E DELLA SICUREZZA!!!

Tutto ciò, coerentemente con l’esperienza (ahimè) acquisita negli ultimi anni in zona 3 e in Milano e con la deliberazione che lo stesso Consiglio di Zona ha approvato nel maggio scorso in materia di criteri tecnico-amministrativi per la costruzione di box sotterranei.

Invece, purtroppo, la maggioranza di centro destra è rimasta nel suo immobilismo politico, nella sua incapacità di vedere oltre il proprio naso: è stata capace solo di esprimere "parere positivo" votando a favore del progetto, come richiesto dal Vice Presidente della Commissione Lavori Pubblici.
Non è stata capace di porre -ALMENO- delle condizioni "sine qua non" (in analogia alla variante che la stessa maggioranza ha approvato per il cantiere Amprere): di rispetto dei vincoli ambientali esistenti, e quindi di salvaguardia degli alberi ivi esistenti), di moderna progettazione con tecniche non invasive nelle proprietà altrui, di corretta attuazione, di costante controllo dei cantieri, insomma di pretendere, finalmente, soluzioni concrete ai tanti problemi reali che, sulla pelle dei cittadini, i box sotterranei hanno provocato sinora.

La maggioranza di centro destra ha perso, ancora una volta, l’occasione per dimostrare l’utilità del Consiglio di Zona, come istituzione capace di ascolto e di mediazione tra le istanze del territorio e il Comune.


cordiali saluti a tutti/e

Antonella Fachin

Consigliere Zona 3
Uniti con Dario Fo per Milano

lella.fachin@tiscali.it

 

In risposta al messaggio di Alessandro Cellai inserito il 27 Set 2007 - 11:11
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