Sottolineo alcune Sue frasi: 

"E chiederle se non pensa che alla criminalità si possa essere indotti per pura sopravvivenza".

Io veramente non riesco più a comprenderLa. Forse non si rende conto di quello che afferma. Accetto lo scambio di opinione, non ho nessuna presunzione di far cambiare le idee altrui(ci mancherebbe altro), ma questo lo trovo veramente sconcertante.
Cosa vuole affermare, che allora chi è preso da una situazione di sconforto, dalla disperazione, da questioni legati alla sopravvivenza, deve o dovrebbe diventare un delinquente per forza?.
Ma quanti Cittadini milanesi ci sono(soprattutto anziani) che si trovano in condizione di miseria, che non riescono più a pianificare la propria vita morale, sociale ed economica.
L'Italia allora dovrebbe avere ottimisticamente il 60% di spacciatori, di rapinatori, di prostitute.
Chi oggi come oggi si può permettere lussi sfrenati, vacanze anche una sola volta all'anno, piuttosto che una casa con mutui che devastano l'economia familiare. Quanti sono. Il Suo è un inno a delinquere, o peggio ancora a giustificare chi compie reati, italiani o extracomunitari che siano.
Mi fermo qui, e però invito il Sig. Oliverio Gentile a censurare frasi come queste, perchè a mio modesto parere non mi sembrano più pareri legati al diritto di ognuno di potersi esprimere, ma degli arbitrari e soprattutto pericolosi messaggi che lasciano veramente increduli, e non solo, il lettore.

Stefano Peverelli