Faccio fatica a risponderLe, perchè come in tutte le cose, come gli scambi di opinioni e le confrontazioni, vanno prima o poi chiuse altrimenti si rischia di diventare ripetitivi e per certi versi anche "estremisti".

Se vuole, possiamo chiudere la discussione:-) ma sarebbe un peccato, perche' l'argomento e' davvero importante ..Mi sembra che ognuno porta un suo contributo di idee che viene portato avanti in modo corretto e certamente - come in ogni scambio - è più/o meno facile convergere, se pur lentamente, nel parere dell'altro. Io credo sempre che sia possibile.

Vorrei tornare al tema iniziale,a quella 'gara' (parola un po' infelice però, diciamo "scambio di esperienze" o' visuale').
 
Ma prima riprendo quel suo stupore per l'aver io sottolineato come laureati di altri Paesi si ritrovino a fare i lavavetri o i manovali o i colf dall'altra parte del mondo, talvolta. Ammetterà che c'e' differenza tra il cittadino italiano che si ritrova a fare l'operatore ecologico dopo la laurea ( e meriterebbe certamente comunque che si aprisse un altro fronte di discussione sul perchè cio' accada) e il migrante che invece lascia alle spalle ogni certezza e sicurezza primaria per affrontare - per bisogno estremo - senno' credo non si muoverebbe e non affronterebbe tanti pericoli - questo tipo di esperienza.

"Guardi che fino ad adesso, con i gommoni sono arrivate per la maggior parte persone, considerate nei loro Paesi indesiderate; altrimenti come spiega che si siano divisi equamente tutti i traffici legati allo spaccio di stupefacenti, prostitute, microcriminalità."

Vorrei chiederle su quale statistica si basa la Sua affermazione che deve essere confortata da precisi dati tali che penso non possano esistere dal momento che sfugge il numero esatto delle persone extracomunitarie presenti nel Paese. E ugualmente, da quale fonte proviene il dato dello 0,5 di laureati extracomunitari
E chiederle se non pensa che alla criminalità si possa essere indotti per pura sopravvivenza.

"Ci preoccupiamo degli incidenti commessi dagli Italiani, e non ci scandalizziamo di fronte ad un extracomunitario che uccide 4 persone, e viene scarcerato dopo un mese, oltre agli altri episodi che comunque volente o dolente vanno maggiormante a toccare la sensibiltà dei Cittadini."

Scusi perche' non dovrei preoccuparmi (e scandalizzarmi) degli incidenti con conseguenze mortali commessi da italiani? Ce ne sono stati, e molti . E io vorrei domandarLe inoltre se sa se uguale trattamento - cioe' scarcerazione - non si sia posta in essere anche per italiani che si sono macchiati ultimamente di quel reato  con la propria auto. Puo' escluderlo?  E allora non sarebbe abnorme porre all'attenzione solo questo provvedimento della Magistratura e far risalire ad esso un possibile aumento della insofferenza dei cittadini verso gli extracomunitari?

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Dicevo delle illegalità che ci circondano. Alcune sono apparentemente piccole, ma significative di un lassismo civico, di una indifferenza alle norme. Prendiamo - ad esempio,  l'abitudine di scendere (o salire) in tram o autobus nella porta adibita a uno solo dei comportamenti. E' uno dei comportamenti che io vedo accadere sempre piu' di frequente: rallenta il procedere del mezzo pubblico, innervosisce chi attente di salire/o scendere. Uno dei piccoli stress della vita cittadina, che si somma tuttavia agli altri...Sono abbastanza in la' con gli anni per ricordare che una volta queste norme erano rispettate, naturalmente rispettate. Adesso ognuno fa il cavolo che vuole.