.: Discussione: Cantiere in piazza XXV Aprile, la situazione è insostenibile

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 2 Lug 2009 - 16:32
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Da Milano 2.0:

Teatro Smeraldo, Gianmario Longo­ni minaccia la chiusura per colpa dei parcheggi di piazza XXV Aprile

Pubblicato da Arianna Ascione, Blogosfere staff alle 16:05 in Milano cronaca

I cantieri di piazza XXV Aprile restano fermi, e Gianmario Longo­ni, il patron del Teatro Smeral­do è pronto a chiudere

"Perché la situazione è in­sostenibile. Ci troviamo in una zo­na di guerra. Per raggiungere il teatro c'è un percorso a ostaco­li, bisogna superare un cantie­re, in una zona dove il degrado è imperante, dove gli spacciato­ri regnano incontrastati, dove le donne hanno paura di uscire dopo mezzanotte"

Tanto per dirne una ogni sera all'angolo tra viale Monte Grappa e lo Smeraldo si ritrova un grup­po di una decina di spacciatori che fanno le ronde e controllano il territorio (foto UrbanFile).

"I lavori sono quasi fermi. In tre anni è stato fatto quello che in un paese civile si fa in sei mesi. Si sono accorti che c'erano le Mura Spagnole! Ma come si faceva a non preveder­lo? Di solito accanto alle Porte ci sono le mura. Ma evidente­mente per loro è solo importan­te fare affari. Il teatro è stata la chiave per speculare sulla zo­na"

Longoni continua sul Corriere

"Ci viene voglia di chiu­dere, perché è frustrante non vedere riconosciuto il nostro la­voro. Con 200 mila persone che ogni anno vengono a passa­re il loro tempo libero, quello migliore, a teatro. Non ci si ri­corda che il nostro lavoro ha ge­nerato ristoranti, locali, corso Como, ha innalzato il valore de­gli immobili della zona, ha crea­to il concetto di Garibaldi-Re­pubblica. Prima dello Smeral­do tutto questo non c'era"

Il patron se la prende con le ultime due amministrazioni comunali, quella di Gabriele Alber­tini e Letizia Moratti. Chiede solo di avere il coraggio di prendere una deci­sione sul "progetto scellerato": se "è fallito, si chiuda".

Lo Smeraldo lamenta la mancanza di progettuali­tà sulla cultura e che nessuno vuole prendere decisioni. Il teatro poi ha anche perso gli spon­sor.

"Noi siamo dei privati che non utilizzano denaro pubblico. E qui siamo di fronte a un progetto pubbli­co-privato fallito che rischia di far crol­lare un progetto privato che ha un valore so­ciale per questa città"

Tra l'altro non si sa nemmeno bene a che punto siano i lavori, e il teatro teme che si prolunghino per chissà quanto tempo. Ma lo Smeraldo non è il solo a pagare il conto dei lavori 'eterni'. Ci sono anche il tabaccaio della piazza, "High Tech", l' "Ottica Artioli".

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 6 Set 2007 - 16:11
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