" (....) Abito in zona Città Studi, vicino a p.zza Leonardo da Vinci. La piazza, con i relativi giardini, è sostanzialmente divisa in due: una parte, quella più vicina  al Politecnico, è frequentata dagli studenti e l’altra, prospiciente viale Romagna, è destinata al gioco dei bambini. Per un accordo più o meno esplicito, i cani e i relativi padroni non frequentano (o non dovrebbero frequentare) la parte dedicata ai bambini.

Il problema però riguarda proprio quest’ultima parte. Infatti, i bambini frequentano i giardini solo nelle tarde ore del pomeriggio   e ovviamente soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. La piazza  rimane abbandonata per un sacco di ore durante il giorno  con il risultato che è luogo di riunioni e scambi non sempre leciti. Qualche settimana fa un abitante della zona segnalava il problema alle pagine del Corriere richiedendo l’intervento della polizia. Intervento che   è  poi avvenuto: qualche giorno dopo, infatti, chi aveva segnalato il problema ringraziava sempre dalle pagine del giornale per la prontezza della risposta. Sappiamo però che tali interventi, se utili e necessari quando si verifica l’emergenza, risultano insufficienti per prevenire tali situazioni  che possono ripresentarsi quando l’attenzione degli organi di polizia  per ovvie ragioni si sposta verso altre realtà.

La mia proposta è di rivitalizzare la piazza con i seguenti interventi:

-       piccola zona di gioco per i bambini piccoli (potrebbe indurre madri e babysitter a frequentare la piazza anche nelle ore del mattino, come già avviene per i giardini di via Bronzino);

-       zona di gioco per i ragazzi più grandi con campo di basket o piccolo campo di calcio da ricavare dall’area già ora in parte recintata ma che ha perso la sua destinazione iniziale. Quello del campo è un problema di un certo rilievo per la zona. I ragazzi, infatti, usano per il gioco l’area frequentata da mamme e bambini con ovvi problemi di convivenza e rischi annessi;

-       piccolo campo per il gioco delle bocce. L’affluenza del campo di via Morgagni induce a ritenere che ci sia interesse per aree di aggregazione anche per persone di una certa età che potrebbero essere indotte a frequentare la piazza nelle prime ore del pomeriggio.

Sono ben cosciente che  tali interventi per risultare efficaci richiedano una gestione attenta. Per questo scopo potrebbero essere coinvolti i ragazzi della zona, eventualmente attraverso i vicini oratori o le associazioni sportive della zona. La speranza è che, responsabilizzati nella cura di un bene pubblico, abbandonino atteggiamenti scorretti, purtroppo frequenti anche se non certo imputabili a tutti i ragazzi che frequentano la piazza, come quelli di entrare   in sella al motorino o di produrre i propri graffiti sulla fontana o sui muri della scuola. 

daniela redolfi