.: Discussione: Milano da vomitare (Aeroporto di Malpensa)

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 6 Ott 2007 - 09:52
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Sono in totale e puntuale disaccordo con Lei Sig. Lorenzo Cerati, per le seguenti ragioni:

( 1 ) l'abbandono di Alitalia è una calamità, sia per Malpensa che per Alitalia, in quanto come ha detto lo stesso n. 1 di Alitalia questa scelta è dettata da contingenti emergenze di gestione pre-fallimentare, ma è economicamente sbagliata, tanto che tutti tifano per una robusta inversione di tendenza da parte dei nuovi azionisti prima dell'entrata in vigore del piano di "minima" redatto per ragionieristica minimale sopravvivenza, certi che sarà imboccata una nuova strada;

( 2 ) non si tratta di sacrificare Linate, il problema è malposto; Linate uccide Alitalia (e quindi Malpensa) perchè alimenta tutti gli HUBS dei vettori concorrenti: Paris, Bruxelles, Zurich, Frankfurt, Amsterdam, Madrid, Wien, etc., e lo capiscono anche i non-tecnici che un sistema a 3 HUBS è insostenibile, già il DUAL HUB Malpensa-Fiumicino ha grosse difficoltà ad essere gestito e bisogna metterci moltissima fantasia ma si può fare; siamo poi sicuri che tutti i voli che oggi ospita Linate siano in regola con i limiti aeroportuali di traffico (ENAV - Sicurezza) stabiliti?

( 3 ) RAYANAIR, vettore low cost, non ha la stessa valenza di un vettore tradizionale, eventualmente può rappresentare un valido insufficiente temporaneo ripiego per innumerevoli motivi, ma ad un HUB aeroportuale serve ben altro, più sostanza complessiva; il POINT-TO-POINT ha dei grossi limiti logistici, ben noti che Lei trascura completamente;

( 4 ) per le infrastrutture è vero l'esatto contrario di quel che Lei dice, nulla può sostituire il treno, collegare ad esempio Lugano via Varese a Mapensa (nuova inea approvata in Italia e in Svizzera, Arcisate-Stabio) significa aprire l'HUB di Malpensa al Canton Ticino svizzero, una operazione grandiosa; coi bus non si va da nessuna parte, bisognerebbe sperperare cifre immense e devastare il territorio di strade nuove che oggi non ci sono per avere un servizio comunque scadente mai all'altezza dell'ottimo treno, strade che neppure in sogno avremo mai a sufficienza; il bus rappresenta un insostituibile complemento marginale per una fetta ben precisa di utenza, da precise località di medio-breve raggio; l'ammortamento delle infrastrutture va ragionato nel lungo termine, altrimenti saremmo rimasti all'età della pietra con la clava.

Profonde e totali sono le differenze tra il mio ed il suo pensiero, incolmabili.
Cordiali saluti.

Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Lorenzo Cerati inserito il 5 Ott 2007 - 23:14
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