E la piscina Caimi? 

Da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/06_Giugno/04/milano_sport.shtml

Rinnovato il centro Cambini Fossati. Via ai lavori per Saini e Cozzi

Trenta milioni per gli impianti sportivi

Il Comune vara il nuovo contratto con MilanoSport. Tariffe più care, ma sconti per anziani. Terzi: rispettare le fasce deboli
   
Rivoluzione negli impianti sportivi comunali. Aumenta il costo dell'ingresso. Ma non per tutti. Palazzo Marino individuerà le fasce deboli (bambini, anziani, associazioni sportive, federazioni) che pagheranno come adesso o saranno esentate e nello stesso tempo ripianerà i mancati introiti di MilanoSport, con 7 milioni di euro l'anno. Si chiama «meccanismo dell'integrazione prezzi» ed è contenuto nella delibera che rivede il contratto tra Palazzo Marino e MilanoSport. La stessa delibera prevede un aumento di capitale di 30 milioni di euro: soldi che nel triennio 2008-2011 serviranno per rimettere a posto 23 impianti sportivi, alcuni dei quali mai toccati da interventi di manutenzione.

Cambia la filosofia di fondo del rapporto del Comune con MilanoSport. «Mai più rimborsi a piè di lista a fine anno con pochi investimenti sulle strutture» attacca l'assessore allo Sport, Giovanni Terzi. In altre parole MilanoSport deve cominciare a lavorare come una vera società per azioni. Che significa? Che a fronte degli interventi di ristrutturazione dei singoli impianti, la società dovrà preparare un business plan che faccia camminare le strutture sportive sulle proprie gambe. Per questo motivo MilanoSport avrà mano libera sulle tariffe (ci vorrà comunque il benestare del Comune). Quindi, il costo dell'ingresso sarà destinato ad aumentare. Dall'altro lato, Palazzo Marino garantirà il «costo sociale» dello sport. In che modo? Individuando, impianto per impianto, le fasce deboli che usufruiscono del servizio e ripianando i mancati guadagni della spa. «Noi ogni anno — continua Terzi — diamo a MilanoSport 7 milioni per gli investimenti e per ripianare i debiti. Adesso, quella stessa cifra sarà versata alla spa per coprire i costi sociali dello sport. Ed è molto probabile che con questi soldi riusciremo a far entrare gratis bambini e anziani ».

Sarà un work in progress. I 30 milioni di euro di ricapitalizzazione non serviranno solo per i lavori di ristrutturazione. Per garantire una maggiore redditività e un maggior utilizzo delle strutture verranno realizzate nuove costruzioni in modo da consentire l'uso dell'impianto tutto l'anno (vedi i centri balneari estivi come l'Argelati, Romano e piscina Lido) o nuove linee di business (come la vasche baby per attività di acquafitness). L'intervento più consistente riguarda il centro sportivo Cambini Fossati: 10 milioni di euro in tre anni. Si recupererà tutta l'area antistante all'impianto, inutilizzata da decenni, si realizzerà un Centromultisportivo con fitness, cardiofitness e sauna center. La vasca principale verrà dotata di una copertura mobile che permetterà l'utilizzo anche d'inverno. Verrà realizzato anche un campo di calcio in erba artificiale. Otto milioni e 900 mila euro per la Cozzi. Serviranno per la messa in sicurezza dell'edificio dopo gli scavi del parcheggio adiacente.

Tanti investimenti anche per la Saini: 4 milioni e mezzo di euro. Serviranno soprattutto per interventi urgenti sull'alimentazione e filtrazioni delle acque della vasca. Si lavorerà sulla piscina Mincio, costruita nel 1964 e mai toccata da interventi di manutenzione straordinaria: è necessaria una ristrutturazione complessiva per 2 milioni e 100 mila euro. Interventi «urgenti » e indilazionabili per la piscina De Marchi. È una delle strutture, insieme al centro sportivo Fossati e al centro Saini, «la struttura con le maggiori criticità impiantistiche». Spesa prevista: 1 milione e 700 mila euro. E così via per 30 milioni di euro. «A quel punto — conclude Terzi — MilanoSport diventerà una vera spa».

Maurizio Giannattasio
04 giugno 2008