.: Discussione: Piscina Caimi: un caso paradossale

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 26 Ago 2007 - 12:44
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La piscina Caimi è chiusa anche quest'anno. Sembrava essere una situazione ad interim, ma si è evidenziata ugualmente prolungata come nelle scorse estati. La motivazione di questo stato di inaccessibilità per la cittadinanza a una struttura pubblica, in un contesto, quale quello di Milano, dove le strutture sportive disponibili per l'universalità dell'utenza diventano sempre minori, in quanto sempre più care, è da riscontrarsi nelle affermazioni del direttore di Milano Sport, la società a cui è stata appaltata la gestione dello spazio della piscina di Via Caimi. Si legge in una sua dichiarazione che i costi per la fornitura dell'acqua erano troppo elevati, insostenibili viste le condizioni economiche a cui si ascrive l'accordo di cessione della gestione del Comune, e che la società era costretta attingere dalla falda per alimentare le vasche, arrecando pregiudizio alla necessaria manutenzione di una temperatura abbastanza elevata dell'acqua. Si legge, poi, che il Teatro Parenti utilizzerà parte del solarium della piscina per portare avanti i propri lavori di ampliamento e di ristrutturazione complessiva. Ebbene diverse sono le considerazioni che mi vengono da fare a caldo, in base a quanto accade in Via Caimi:
- il progetto del Teatro Franco Parenti non è stato, nè in via esecutiva, nè in via definitiva, analizzato e discusso da parte del Consiglio di Zona, almeno fino a oggi e nella consiliatura presente: si vorrebbe avere maggiori informazioni circa l'entità del progetto, i lavori del medesimo, la collocazione degli spazi interessati e, quanto meno, cercare di evitare che ci sia un'espansione della struttura teatrale, struttura assolutamente e certamente da difendere e tutelare in quanto ottimo luogo di elargizione di un'offerta culturale adeguata e di buona qualità, che possa arrecare pregiudizio e danni (si parla di vibrazioni nel terreno che potrebbero mettere in pericolo la complessiva struttura della piscina) alla struttura della piscina medesima;
- chiedere le motivazioni al settore sport del Comune di Milano della chiusura nei mesi estivi della piscina, unico ristoro e luogo di aggregazione per nuclei familiari che non abbandonano la città, angariata dall'afa e dal caldo agostano del nostro capoluogo meneghino, costretti, in questi ultimi due anni, a ritornare a casa alla vista dei cancelli chiusi della struttura sportiva;
- proporre delle soluzioni all'insensata e insostenibile situazione, quali l'apertura della struttura, la modifica del progetto in itinere di sristrutturazione e ampliamento del Teatro, affinchè non arrechi danno alla piscina, la modifica delle condizioni economiche dell'accordo di cessione di gestione, la convenzione tra Milano Sport e il Comune di Milano, in merito ai finanziamenti per coprire le spese di approvigionamento dell'acqua necessaria e funzionale al funzionamento della piscina.

Proporrò nel prossimo consiglio di zona una riunione congiunta di commissione SPORT ed EDILIZIA, per cercare di trattare in modo puntuale e giusto la questione, che sta diventando un caso odioso e insostenibile per diverse centinaia di persone, bambine e bambini, genitori e cittadini, lesi in un diritto, quale quello del libero accesso incondizionato alla struttura sportiva pubblica, dato il permanere della situazione inspiegabile. Credo che occorra non ripetere la terza edizione di un disagio di tale entità, almeno preparandoci per il prossimo anno.

Un cordiale saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano