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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 24 Gen 2006 - 15:54
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Vi segnalo da www.vivere.milano.it la sintesi (di Francesco Zanotti) della discussione sul trasporto pubblico avviata dall'articolo "Parliamo seriamente del Trasporto Pubblico" nell'ambito della rubrica "Semi-Seri"

Con questo mio intervento provo a proporre una sintesi di questo dibattito, almeno fino a questo momento.

Mi permetterò di citare personalmente chi è intervenuto sia perché è un dovere ringraziarlo, sia per l’importanza del contributo. Certamente mi dimenticherò di qualcosa o di qualcuno e mi scuso subito.

Andrò in ordine quasi cronologico …



Cominciamo dal problema dei 20 milioni di euro citati da Carlo Giordano. Premetto, non so se sia vero che l’ATM ha comprato 20 milioni di controvalore di bond Cirio, ma credo che Carlo si sia visto il bilancio (lo farò anch’io) e, quindi, gli do credito.

Ecco, se così fosse è certamente una stupidaggine, anche una colpa grave nei confronti della cittadinanza. Ma, credo non c’entri nulla con le priorità di investimento.

Credo che la stupidaggine/colpa sia stata frutto di una sbagliata gestione della liquidità. Per chi non fosse esperto: quando ho messo da parte i soldi per comprare, ad esempio, i tram, non posso lasciarli lì sul conto corrente in attesa di spenderli. I tram non sono patate che come si ordinano, si pagano e si portano a casa. Per i tram occorre la gara, poi li devono fabbricare etc. Passa un po’ (tanto) di tempo prima che possa spendere i miei soldi.

Allora quando ho i soldi per gli investimenti devo "parcheggiarli" da qualche parte perché magari in quel periodo che aspettano di essere spesi riescono a rendere.

Anche quei 20 milioni dovevano essere messi da qualche parte. Certo sono stati messi da una parte sbagliatissima. Ma, probabilmente, chi ha preso la decisione non è l’organo politico, ma i responsabili della finanza dell’ATM. E certamente con il forte contributo della banca che gestisce la tesoreria dell’ATM. Insomma all’ATM è capitato qualcosa di simile a quanto è successo a molti risparmiatori che si sono visti consigliare dalle banche l’acquisto di bond Cirio. Certo dall’ATM ci si attende una maggior competenza e prudenza rispetto al normale risparmiatore.

Detto questo naturalmente non intendo dire che l’evento non è grave. Lo è. Ma per evitarlo in futuro occorre comprenderne le ragioni per non sparare dalla parte sbagliata.



Arrivo ora a Frank. Ed alla strana diatriba intorno al diritto amministrativo. Caro Frank leggendo il tuo ultimo intervento finalmente ho capito. E posso interloquire. Il tuo obiettivo è quello di sostenere che la privatizzazione dei servizi pubblici è una sciocchezza, ma guarda che nessuno cerca di sostenere il contrario. Io non sono paladino della privatizzazione. Tanto meno un aziendalista vecchio stampo. Anzi se vuoi la mia opinione la scelta di fondo non è nella contrapposizione privatizzazione-non privatizzazione. Secondo me la via è quella della progettualità sociale…. Ma non è questa la sede per dettagliare. Abbiamo la presentazione della nostra proposta il 12 di febbraio.

Quello che volevo dire è che per riuscire veramente ad uscire dal pantano ideologico dello scontro privatizzazione-antiprivatizzazione occorre non dare adito a facili fughe. Ad esempio non è necessario prendersela con la trasformazione in SpA, anzi è controproducente perché impedisce che il dibattito si sviluppi sui temi importanti come quello della privatizzazione e, aggiungo io, di metodi di gestione.

Poi alcuni commenti "tecnici". Il tema del bilancio sociale sta impegnando certamente la ragioneria (ed anche molti altri, come gli enti di certificazione), ma non nasce in quell’ambito. E non è una riclassificazione delle singole poste del conto economico in base a parametri sociali. E’ un tema che vuole essere un primo passo verso una nuova gestione d’impresa dove il concetto di valore non sia solo patrimoniale, economico o finanziario, ma si estenda alla dimensione sociale, ambientale, culturale etc.

In sintesi, ma perché non hai citato subito i temi che hai proposto nel tuo ultimo intervento che avremmo iniziato un confronto più importante?

Stefano

Come scegliere tra i candidati?



Io ho sostenuto sostanzialmente un criterio in negativo: chi propone ricette superficiali non è la persona adatta. Poi sono andato avanti a sostenere che gli attuali candidati fanno a gara nel proporre ricette superficiali. Ottenendo in questo modo che molti temi importanti vadano nascosti in polemiche altrettanto banali.

Ma proviamo ad immaginare altri criteri. Stefano ne propone uno in positivo: le priorità, la quadra, gli esperti che i candidati indicano.

Le priorità ci sono. Ma allo stato attuale sono sostanzialmente simili. Mi si può obiettare che alcuni credono nelle loro priorità, altri invece le indica strumentalmente, ma così facendo non si va da nessuna parte. Perché si radicalizzano le posizioni perché ogni schieramento si considererà fatto di buoni giudicando gli altri cattivi.

Della squadra e degli esperti non si parla, anzi qualcuno dice esplicitamente che la sceglierà appena sarà stato eletto.

Allora provo anch’io a indicare qualche criterio positivo.

Guardare alla qualità delle proposte.

Prima di tutto allo "spessore" . Non è un obbligo che siano banali! Noi il 12 di febbraio proveremo a presentare proposte non banali.

Ma non accontentatevi dello "spessore" tecnico professionale, chiedete anche a queste proposte di essere coerenti ed integrate tra di loro. Che ne so .. quando vi si presenta una soluzione al problema del traffico chiedetene le implicazioni economiche e sociali. Noi il 12 di febbraio proveremo a proporre proposte "spesse" ed integrate in un progetto complessivo.

Non accontentatevi ancora: chiedete che questo progetto sia emozionante. Contenga cioè il sogno di una nuova città dove sia possibile una nuova qualità della vita per tutti. Noi il 12 di febbraio proveremo a rendere emozionanti proposte tecnicamente serie e coerenti con il sapore del sogno.

Guardate anche al metodo. Come si intendono realizzare queste proposte? Col il vecchio decisionismo che decide, ma poi non riesce a realizzare? Oppure invocando una partecipazione "retorica" che somiglia ad un escamotage per raccogliere consenso? Chiedete che chi si candida specifichi come vuol realizzare partecipazione e generare consenso. Noi il 12 proveremo a indicare un metodo specifico. Che diventerà promessa e impegno.

E, poi, provate a respirare l’aria.

Da ultimo: tutte le volte che sentite l’odore dell’ideologia, delle posizioni preconcette di chi è convinto di avere verità uniche e definite, prima provate a convincerli e poi se non ci riuscite abbandonateli al loro dogmatismo che scatena conflitti.

Luca

Ma perché ci si sposta?

Certamente Luca che questa è una domanda chiave. Ma che tu sappia, esistono studi che provano a rispondere a questa domanda? Esiste qualche blogger che sa se ne esistono? Sarebbe un contributo prezioso alla nostra riflessione.

Luca ed Elena

Il telelavoro

Certamente può dare un contributo, ma onestamente non saprei fino a che punto. Altro tema di studio. C’è chi idee o informazioni più dettagliate? Tanto da poterci fare valutazioni e ragionamenti operativi.

Luigi

... che ci sottopone il documento UITP

Credo che sia un contributo molto prezioso sul quale rifletteremo in vista del 12. Invitiamo tutti a fare altrettanto.

Ferdinando


… che ci propone la "sfida" della bicicletta (Ciclopolis)

Certamente da raccogliere e da inserire in una proposta organica, concreta, emozionante. Che faccia venir la voglia di realizzarla. Lavoriamoci insieme !

Marco ed Alessandro

… su ATM

Io credo che anche questo tema sia molto più complicato di quello che sembra. Prezzi, qualità del servizio, competenza dei managers.

La mia opinione è che siamo in una situazione che è fatta di luci ed ombre. Che occorra un piano di sviluppo di ATM, così come di tutte le altre aziende di proprietà del Comune. Il Comune come azionista deve pretendere che non abbiano solo bilanci, ma anche piani di sviluppo. Che non siano solo economici, ma anche sociali nel senso più completo del termine. E in questi piani vi sia specificata una formazione non generica, ma moderna e finalizzata. SE volete un mio criterio di "valutazione" degli alti dirigenti delle imprese di public utilities chiedete a Presidenti, Amministratori Delegati e Direttori generali quanta formazione, non su temi tecnici, ma su temi strategico manageriali hanno fatto negli ultimi anni. Se vi rispondono nessuno …giudicate voi!

Angela

Una domanda precisa: road pricing sì o no?

Ecco la mia convinzione è che non di si debba porre di fronte a queste alternative. Ognuna ha i suoi aspetti positivi e negativi. Dipende da quali altri interventi si accompagnano a queste due opzioni. Detto diversamente: è un piano complessivo per la trasformazione del trasporto che dà senso o meno al road pricing. Mi fate fare un esempio sciocco? Volete le gomme da neve o da asciutto? Giovanni le vuole da neve, Filippo da asciutto. E voi? Noi: dipende! Se andiamo sul bagnato allora .. se andiamo sull’asciutto …

Tutti

Non sono riuscito a citare tutti. E me ne scuso. Non l’ho fatto perché di alcuni il contributo è evidente. Lì disponile a tutti. Gli argomenti proposti da altri si sono esauriti nel dibattito …

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 17 Gen 2006 - 10:46
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