.: Discussione: E' veramente libero Stato? Lo Stato, la Chiesa, i Cittadini, i Fedeli.

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Luca Nittolo

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Inserito da Luca Nittolo il 20 Dic 2005 - 19:54
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Caro Paolo, ammiro molto l’impegno con cui aiuta sua figlia ad interpretare i segnali lanciati dalla televisione: se avrò la fortuna di avere una discendenza, spero di avere la costanza di fare altrettanto. Condivido pienamente anche la riflessione sul valore della ricerca: quello che intendevo, e ora spero di chiarirlo meglio, è che qualunque messaggio contenente un valore diverso da quello del consumismo è soffocato dall’inquinamento pubblicitario dei media. Reputo pericoloso che questa sorta di “pensiero debole”, in cui siamo tutti uguali in base a quanto possiamo spendere, sia amplificato a dismisura e giunga acriticamente a chi non ha ricevuto gli strumenti per giudicare con la propria testa (e per questo sua figlia è sicuramente fortunata e gliene sarà grata).

Grazie al Cielo, non faccio alcuna guerra, ma esprimo un’opinione personale e sono la persona più felice del mondo quando ne ricevo in cambio una differente. Spiegherò meglio anche il motivo per cui difendo la presenza dei crocifissi: non credo che ciò esasperi una differenza, ma testimonia la storia di questo Paese che, volente o nolente, ha visto nel Cristianesimo una presenza importante. Allora, forse, è importante che anche chi viene a portare la propria storia culturale differente riceva in cambio quella del Paese in cui ha scelto di vivere. Sarei felice se, andando in un paese di tradizione islamica, per mio rispetto le donne smettessero di coprirsi il capo in pubblico? A lei piacerebbe andare in India e non vedere le statue di Visnù? Le assicuro, lungi da me in questa sede gli intenti ecumenici!, che mi meraviglierei infinitamente meno se si proponesse di affiancare al crocifisso altri simboli religiosi piuttosto che sopprimere quelli con cui abbiamo vissuto finora. Sorprendentemente, perfino il laicissimo Bertinotti ha dichiarato qualcosa di simile al Corriere della Sera: laicità come somma di confessioni, non come neutralità. Quello che temo, a dirla tutta, è che dietro l’alzarsi di cori unisoni che chiedono di rimuovere i crocifissi, in nome di un presunto rispetto per una minoranza indefinita, ci siano invece i talebani dell’ateismo e del razionalismo e che questi vogliano rifare, nel loro piccolo, quello che i talebani veri hanno fatto ai Buddha di Bamiyan. Ho esagerato? Sì, e l’ho fatto volutamente, ma non rivolgendomi con ciò direttamente a lei: sono sicuro che i suoi intenti siano realmente volti al rispetto di chi la pensa in altro modo.

Per finire, che l’Italia sia uno stato sostanzialmente libero, penso non sia in discussione, ma più che paragonarla alla Germania protestante o alla Francia “rivoluzionaria” la accosterei alla Spagna in cui quasi 1.500.000 persone scendono in piazza per protestare contro la proposta di rendere facoltativa l’ora di religione: l’impressione è che però questa nostra italica libertà occidentale stia lentamente assumendo un vago sapore di povertà culturale e spirituale, dove invece di cercare il “massimo comune multiplo” ci si accontenti del “minimo comune divisore”. Ah, dimenticavo, riguardo al Natale, vorrei ricordare le parole del Papa dopo l’Angelus dello scorso 11 Dicembre riguardo all’inquinamento commerciale che ne altera lo spirito autentico, caratterizzato invece dal raccoglimento, dalla sobrietà e da una gioia non esteriore ma intima: le pecorelle sono state avvertite!

In risposta al messaggio di Paolo Ramella inserito il 20 Dic 2005 - 14:46
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