Le Chiese (non esiste solo quella cattolica) hanno tutti i diritti che uno Stato laico e democratico come il nostro riserva ai vari culti. L'indifferenza per cui si balza dalla sedia se si mangia una carota ogm e siamo sostanzialmente quasi indifferenti di fronte ad una tragedia umanitaria (e l'aborto lo è) ci fa capire in quale mondo mediatico viviamo. L'aborto, per fare un esempio, è una cosa da nascondere mentre il bambino con il pannolino superassorbente diventa il protagonista. Senza accorgerci che l'"oggetto" in questione è lo stesso. L'Italia è un Paese sostanzialmente libero, ma credo di poter affermare che le persone sono libere. Libere di vedere un reality, di ascoltare un tg, di ascoltare l'omelìa in chiesa o ripresa da una tv o da un giornale. Il problema, semmai, è capire se le menti delle persone siano veramente disponibili ad essere libere e non farsi farcire da ciò che vedono nella tv o che leggono dai giornali. Manca sempre più il contatto con la realtà delle cose e questo, alla lunga, porterà inevitabilmente dei problemi.