.: Discussione: Come si vive la sicurezza a Milano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 6 Set 2007 - 21:29
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Dal sito Web del Comune di Milano:

Sicurezza

Il bilancio di un anno

Milano ha utilizzato tutti gli strumenti che le attuali leggi gli hanno messo a disposizione per contrastare la criminalità. De Corato: "La battaglia che conduciamo è impari"


Prostituzione, rom, contraffazione e abusivismo. La sicurezza per Milano passa attraverso la risoluzione di questi problemi. È questa la sintesi dell’intervento del vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato fatto durante la conferenza dove ha tracciato un bilancio dopo un anno di attività come assessore.

“Milano non è stata immobile, ma ha combattuto e combatte una battaglia per il decoro. Una lotta impari, perché mancano gli strumenti normativi”. Ha spiegato De Corato, sottolineando come la Legge Merlin non sia più attuale per combattere il fenomeno della prostituzione, che costringe la Polizia Municipale “ad avvalersi dei pochi strumenti che ha a disposizione. Nel caso della lotta alla prostituzione l’inosservanza al Codice della Strada, nella forma di manovre e  soste occasionali per l’adescamento che ostacolano la regolare circolazione. Infrazioni che vengono punite dalla Polizia Locale con l’apposita ammenda”.

“In attuazione – ha proseguito il vice Sindaco – dell’ordinanza emessa il 13 agosto 1998 e voluta dal sottoscritto come sindaco pro tempore, in poco più di otto anni sono state inflitte quasi 16 mila multe ai ‘clienti’ delle prostitute adescate. Per un ammontare complessivo di 2.648.000 euro. Ed è significativo che solo nei primi mesi del 2007 le violazioni sono state 1.693, il 40% in più rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente”.

“Più precisamente – ha spiegato De Corato – si contano 15.889 sanzioni di 166,67 euro ciascuna: una media di quasi 2.000 all’anno. Queste cifre testimoniano che la battaglia intrapresa dal Comune di Milano contro la prostituzione sulla strada e per il decoro della città è di lungo corso. Per tre volte nell’arco della settimana una decina di agenti svolgono controlli notturni anti-prostituzione, per metà in borghese, per l’altra in divisa. Questo perché l’attività di vigilanza ha una duplice finalità, sia repressiva, che preventiva. E serve da monito per prostitute e clienti”.

“Questo provvedimento – ha precisato il vice Sindaco – non ha mai avuto il minimo intento di far cassa. Tanto è vero che con gli introiti delle sanzioni finanziamo il progetto di assistenza sociale e legale «Accoglienza delle donne vittime della tratta», condotto dall’Ufficio Stranieri del Comune, a tutela delle schiavizzate da sfruttatori. Solo negli ultimi cinque anni, dal 2001 al 2006 abbiamo devoluto 1.276.000 euro, cui vanno aggiunti cofinanziamenti statali per 823.700 euro. In questo modo abbiamo aiutato 360 donne straniere, una media di 60 all’anno, a sottrarsi dallo sfruttamento dei protettori. Ora serve una revisione normativa.  La proposta che abbiamo indirizzato al Governo è semplice: vietare l’adescamento per le strade. Ma al momento non sono arrivate risposte soddisfacenti. E, anzi, la legge Amato-Ferrero apre le porte ai clandestini, che ingrosseranno le fila della prostituzione, sia come sfruttati sia come sfruttatori”.

Per contrastare il fenomeno della prostituzione, il Comune di Milano utilizzerà come deterrente le telecamere. Queste saranno piazzate in punti caldi e registreranno tutto quello che succede. Al momento ne sono attive otto in viale Abruzzi, ma presto saranno installate anche in altri punti come al quartiere Figino.

Criminalità - “Grazie all’azione apripista di Milano – ha continuato De Corato – il problema sicurezza è stato portato a livello nazionale”.  Milano risulta essere una delle città più rapinate d’Italia, infatti, nel 1982 erano segnalate 77 rapine ogni 100mila abitanti, oggi questa cifra è salita a 272. Secondo i dati forniti dal Viminale su chi compie reati violenti e predatori, 7 su 10 sono compiuti da stranieri: Romania, Albania e Marocco sono le nazioni in testa a questa classifica. “Se si considera – ha sottolineato il vice Sindaco – che la popolazione carceraria è composta in prevalenza di extracomunitari, il quadro è ben delineato. E determina una situazione di insicurezza reale e percepita”.

Milano è stata la prima città a chiedere l’applicazione della direttiva Ue sul controllo dei cittadini comunitari che soggiornano per oltre tre mesi nel territorio comunale. A luglio è stato chiesto al Prefetto di intervenire per controllarne le generalità, dove vivevano e quali erano i loro mezzi di sussistenza. Tutti quelli identificati avevano tre mesi di tempo regolarizzare la loro posizione all’anagrafe, se non lo hanno fatto e a un successivo controllo verranno nuovamente fermati potranno essere espulsi.

Rom - “Sulla questione rom – sottolinea De Corato – paghiamo gli effetti della mancata applicazione della moratoria all’ingresso della Romania nella Ue, con 10 mila nomadi presenti sul territorio. A questa situazione, il Comune di Milano ha cercato di porre un freno adottando una politica di legalità, con 12 campi autorizzati, e di contrasto a tutti gli insediamenti abusivi secondo la Mappa delle criticità: la ventina di baraccopoli,  il centinaio di edifici e aree dismesse (pubblici e privati) occupati, le decine di stazionamenti in aree e vie.  Ciò alla luce di flussi sempre più crescenti – fa notare De Corato – come ci dicono i dati dei cittadini romeni registrati all’anagrafe: già 511 nei primi sei mesi del 2007, rispetto ai 416 dell’intero scorso anno”.

Con la firma del 12 gennaio 2007 Milano è stata la prima città italiana in cui istituzioni, terzo settore e nomadi hanno sottoscritto un patto di socialità e legalità per la gestione di un campo attrezzato. Quello di Triboniano è diventato un modello anche per altre città, come Roma.

Abusivismo - “Molto – evidenzia il vice Sindaco – è stato fatto contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione. Tante le operazioni di contrasto, dai Navigli a corso Buenos Aires, a Brera. Nei primi sei mesi del 2007, per quanto riguarda le merci contraffatte, le denunce sono state 54, un aumento del 50% rispetto al semestre precedente, quando furono 36; 15.640 gli articoli recuperati (erano 11.500 nei primi sei mesi del 2006). In crescita del 60% i sequestri  verso ignoti e dell’81 per cento verso noti. In generale – fa notare De Corato – sono cresciuti i sequestri di borse con griffe falsa: 2933 pezzi nel primo semestre 2006, 6024 un anno dopo (+ 105%). E soprattutto di scarpe, cresciuti del 905% (da 109 a 1096 pezzi)”.

Il vice Sindaco, inoltre, ha voluto ringraziare l’operato della Polizia Locale. In un anno gli agenti sono stati chiami a impegni crescenti, dai presidi per la sicurezza, come il controllo nei parchi a rischio, all’applicazione della direttiva Ue sui comunitari che soggiornano oltre tre mesi, fino al contrasto dei lavavetri. Nella loro opera quotidiana circa 650 di loro sono dovuti ricorrere alle cure mediche a causa delle aggressioni subite.

(06/09/2007)

In risposta al messaggio di Giuseppe Chimienti inserito il 14 Lug 2007 - 20:03
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