.: Discussione: Come si vive la sicurezza a Milano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 22 Feb 2010 - 15:54
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Da Milano 2.0:

Allarme sicurezza, commissariati fatiscenti e con pochi poliziotti

Pubblicato da Anita Richeldi alle 14:05 in Milano cronaca

La rivolta di via Padova ha fatto emergere i problemi di organico delle forze di polizia milanesi: la sera degli scontri sono accorsi solo 170 poliziotti a cui si sono aggiunti carabinieri e polizia municipale.

Nel corso della nostra vox populi, un abitante extracomunitario perfettamente integrato ci ha confessato che quando si verificano risse e tafferugli, dalla chiamata al 113 all'intervento della pattuglia può passare anche un'ora. Tuttavia, la scarsa efficienza rilevata nel caso di via Padova e in altri episodi simili, non è da imputare alla scarsa professionalità degli agenti di polizia, bensì alla mancanza di mezzi e di risorse umane.

Ricordo le parole del magistrato Alberto Nobili che nell'ambito del convegno contro la mafia "Milano dice no" puntava il dito contro i tagli a cui sono sottoposte le forze dell'ordine, polizia in primis, costretta a risparmiare su tutto, benzina inclusa; qui il video.

Come riporta Repubblica, sono soprattutto i commissariati milanesi a subire le conseguenze dei tagli. Stando ai dati ufficiali della Questura, gli uomini in servizio tra via Fatebenefratelli e i 20 commissariati sarebbero 3.800-3.900. Secondo il sindacato di polizia Siulp servirebbero altri 300 agenti soprattutto per quelle zone più problematiche come Lorenteggio, Quarto Oggiaro, Villa San Giovanni.

Mario Gauetta, segretario provinciale del Siulp, propone la chiusura dei commissariati più fatiscenti, mantenendone nove, quindi uno per zona così che ognuno abbia più fondi e più mezzi:

"Chiediamo l’apertura di un tavolo permanente sulla sicurezza, che programmi e decida quanti uomini servono e dove: il rischio, come con i nuovi arrivi dopo i fatti di via Padova, è che vengano dispersi in mille rivoli, senza incidere davvero sulle esigenze di sicurezza dei milanesi"

E alla sicurezza dei milanesi dichiara di tenerci anche il vicesindaco De Corato che - come riporta il Corriere - in merito alla creazione dell'Ucaf (Ufficio arrestati e fermati), una sorta di "mini questura" in cui i vigili possono gestire in totale autonomia fermi, arresti, e persino il rilascio di impronte digitali, ha dichiarato:

"È la risposta alle richieste che arrivano dai cittadini, dalle zone, dagli stessi consiglieri comunali. Ogni giorno riceviamo segnalazioni che ci chiedono d’intervenire. E dove possiamo cerchiamo di accontentare tutti. I vigili sono percepiti come la quarta forza di polizia, non vedo dove sia lo scandalo, soprattutto in un città dove i reati predatori, quelli tipici della micro-criminalità, continuano a essere molto avvertiti".

L'Ucaf viene dipinta da Palazzo Marino come la soluzione ai problemi di ordine pubblico, opinione non condivisa dai vigili i quali si trovano a svolgere funzioni che non rientrano nelle loro mansioni e gli agenti di polizia che senza mezzi stentano a espletare le proprie funzioni, quelle per cui sono preparati e pagati.

In risposta al messaggio di Giuseppe Chimienti inserito il 14 Lug 2007 - 20:03
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